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Il Report: Nada e A Toys Orchestra in concerto al Qubba

L’amore devi seguirlo è un invito a cui è difficile sottrarsi, nonché il titolo dell’ultimo lavoro di Nada, uscito lo scorso inverno. Sabato 16 luglio, nella splendida cornice del Qubba di Catania, la cantante toscana, accompagnata dai bravissimi A Toys Orchestra, ci ha regalato una performance capace di coinvolgere ogni nostra percezione sensoriale. Sì, ascoltarla dal vivo, significa non solo fare i conti con un’artista in grado di farti emozionare grazie ad una voce calda e penetrante, unica e inconfondibile, ma significa pure attraversare un momento musicale costellato di una gestualità, di una mimica facciale ed una fisicità, capaci di catapultarti direttamente nelle viscere di chi lo ha composto.

Con le movenze di una belva in cerca della sua preda, Nada sbuca alle spalle degli A Toys Orchestra e si presenta al pubblico attaccando con La bestia  e dando inizio ad uno spettacolo che, nella prima parte, vedrà susseguirsi le tracce del suo ultimo disco. Un disco nato sostanzialmente grazie ad un’applicazione di Apple, “Garage Band”, e dunque immediato, istintivo, essenziale, e che live, grazie alla presenza azzeccatissima della band campana, suona decisamente più rock, duro, deciso.

L’amore romantico, certo, ma quello cantato da Nada è un amore universale, che si espleta nella solidarietà, nella condivisione e nell’accoglienza: colpisce le nostre coscienze Aprite le città, così attuale in tempi in cui le frontiere diventano barriere con le quali ci difendiamo da chi ci chiede aiuto e una vita lontana dalla guerra. Coinvolgente La canzone dell’amore, scritta per un gruppo di ragazzi diversamente abili, The Dreamers, un pezzo a cui probabilmente la cantante è molto legata. L’amore devi seguirlo, è vero, ma non quando ti lascia addosso lividi e ferite, quando ti spacca il cuore e la faccia: Ballata triste, racconta la piaga dilagante del femminicidio, e i toni si abbassano un po’, come gli umori.

Ecco che nella seconda parte del concerto arrivano anche i successi passati, da Guardami negli occhi, che tutti cantiamo a squarciagola ammaliati dal  ritornello che ricorda una nenia, a Occupo poco spazio e La terrorista, dal suo penultimo disco.

Arriva per Nada il momento di cimentarsi con un brano degli A Toys Orchestra, di ricambiare il favore, insomma: parte Celentano ed è una festa, per i più giovani e per quelli più maturi: il pubblico presente ha un taglio decisamente trasversale, ci sono almeno tre generazioni ad applaudire questi artisti straordinari, ognuno di un’epoca diversa, ognuno di un tempo senza confini.

Lo spettacolo si avvia verso la conclusione: inutile sottolineare quanto l’atmosfera si scaldi con brani come Ma che freddo fa e Amore disperato, un tuffo nel passato ma che vede i ragazzini pogare sotto al palco! Dopo Luna in piena, prima dei saluti, c’è ancora spazio per Inganno, la versione a cappella de All’aria aperta, eseguita a cappella, col ritmo scandito dal solo battito delle nostre mani  e L’amore è fortissimo.

Un concerto emozionante, che ti lascia in bocca un sapore di libertà, indomita, pura e selvaggia, come è Nada, e come ti senti quando segui l’amore, perché sì,  se vuoi essere davvero libero,  L’amore devi seguirlo.

a cura di Laura De Angelis
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