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L'intervista: I Peter Punk

Redazione Urban

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Siete amanti del punk-rock? Allora sicuramente conoscerete la band che abbiamo incontrato oggi! Hanno da poco pubblicato un nuovo album e stanno portando la loro musica in giro per l’Italia con delle date mirate, coniugando i loro impegni lavorativi e familiari, con la loro infinita passione per la musica e per i live energici!
Loro sono i Peter Punk e questo è quello che mi hanno raccontato nella nostra recente intervista!
Ci raccontate la vostra storia?
I Peter Punk nascono dall’ incontro di 4 adolescenti legati dall’ amore per il punk rock e l’hard core.  Un piccolo paese di nome Roncade, situato in mezzo alle campagne trevigiane,  nel 1994 viene colpito da un inaspettato scossone rappresentato da questo piccolo manipolo di ragazzi dai capelli colorati che si mette subito sotto eseguendo cover di gruppi riferimento del movimento americano come Rancid, Nofx, Green Day oppure quello nostrano caratterizzato da band come Derozer e Punkreas.
Il fenomeno punk sta per esplodere definitivamente, mentre stiamo  assaggiando i primi palchi suonando alle sagre , manifestazioni e centri sociali che stanno muovendo i primi passi sul territorio.
Dopo gli inevitabili cambi di formazione della band, con un’ossatura finalmente delineata, sforniamo il primo demo tape chiamato “Corn Falkes”(1998) che ha la caratteristica di essere cantato con un inglese quanto meno discutibile, ma incisivo.
I componenti sono Nicolò ( chitarra e voce) Stefano (chitarra) Nicola ( batteria).

I brani sono ancora acerbi ma mostrano i primi vagiti di uno stile personale. I concerti si susseguono e finalmente si presenta  la prima grossa occasione, dopo la svolta compiuta dal gruppo. I nuovi brani sono completamente in italiano. La Virus concerti si propone come loro nuova agenzia concerti. Grazie a loro infatti la band ha l’occasione di presenziare al Tim tour e soprattutto di partecipare alla trasmissione Roxy Bar di Red Ronnie.
In contemporanea i Peter Punk registrano e fanno uscire il loro primo disco sotto l’etichetta privata del cantante Nicolò ( Agitato Rec.), mostrando il loro nuovo volto. I brani cantati in lingua madre e lo stile che acquisiscono, li rende tra i più peculiari del genere.
Il punk rock esplode e la band si trova a calcare i palchi di mezza Italia facendo numeri da capogiro. I locali son sempre pieni, i festival sempre più grossi e il disco ( intitolato “Peter Punk” ) vende migliaia di dischi.
I Peter Punk vivono un momento magico anche grazie ad un ottimo tour in compagnia dei Moravagine.
Infatti con loro fanno uscire uno spilt cd. (2001).
Ma subito dopo Andrea esce dal gruppo e viene sostituito al basso da Ettore, l’unico membro a non essere originale di Roncade, ma di Mogliano Veneto, sempre in provincia di Treviso.
Dopo i consueti concerti di “riscaldamento” per inserire il nuovo membro il gruppo registra  il nuovo disco “ Ruggine?”(2002) e di conseguenza continua a macinare concerti e fans. Pubblichiamo  il nostro primo video clip (Peter Punk è la canzone prescelta) e le apparizioni sulla nuova Rock TV si sprecano e i Peter Punk diventano ospiti fissi e prendono parte a diversi rock tv tour. Ma dopo il nuovo mini “Sarò pornostar” (2003), è il nuovo disco “ XI” (2004) che rilancia in tutta Italia il nome della band. Grazie alla partecipazione di Pul Pul degli Ska P, la band sembra prendere una piega ancora più professionale. I testi, che caratterizzano il gruppo fin dall’ esordio, sono sempre in bilico tra il sociale e i fatti di vita quotidiana. Pochi fronzoli, diretti, divertenti ma anche riflessivi . Soprattutto veri e sentiti.
Il gruppo si è sempre contraddistinto per i live infuocati!
Ma purtroppo, come accade ad ogni band, vari dissapori interni portano i Peter Punk a sciogliersi e a formare altre due band, le Cattive Abitudini e gli Scacciapensieri.
A 5 anni dallo scioglimento i 4 prima riappaiono assieme in un unico concerto a Meolo, vicino a Roncade per un’esibizione epica sotto il diluvio.
Nel 2010 la band torna a calcare il palco con un mini tour reunion.
Vedendo che la gente non si è dimenticata affatto di loro e che fortunatamente il feeling è rinato, nel 2013 ritornano definitivamente .
Nel 2014 , dopo un fantastico video clip (Trashers) filmato con Andrea Diprè, il famoso critico d’arte, esce Il seme della follia.
14 nuove canzoni che porteranno i Peter Punk a disintegrare di nuovo i palchi!
Come viene percepito il punk in Italia?
Il punk oggi è in una sorta di limbo. Anche i gruppi più grossi faticano a fare tanta gente. Sicuramente c’è più disinteresse verso questo genere rispetto a 10 anni fa ma a noi non cambia nulla. Sinceramente siamo un po’ fuori dai nuovi giri perché abbiamo tutti dei  lavori che ci tengono occupati, dal lunedi al sabato compreso fino a sera, figli , mogli e cani che richiedono la nostra attenzione eheh. Ci sono meno occasioni per andare ai concerti ( che son sempre meno) ma quando possiamo ci fiondiamo a far festa. Per questo conosciamo solo un lato dello stato attuale del punk rock. Di sicuro i ragazzi ora come ora son più presi da altri generi, ma lo zoccolo duro rimane ed è sempre fedelissimo.
Cosa vi ha spinto a riunirvi dopo tanti anni?
Ci ha spinto la voglia di suonare di nuovo assieme e di non seppellire del tutto una cosa che ci ha segnato per tutta la vita e  alla quale dobbiamo tantissimo.
Abbiamo fatto dei concerti negli anni precedenti e sono stati una figata. Quindi, perché limitarsi a poche date quando ci si può divertire ancora assieme?
Abbiamo ancora molto da dire e ci sembra di averlo dimostrato con questo disco…
Il seme della follia è il vostro ultimo album. Che influenze troviamo nel disco?
Il seme della follia è un disco di solido punk rock italiano. Spazia molto e non ci sono canzoni che si assomigliano. Ognuna ha più peculiarità e sebbene sia Peter Punk al 100% si percepisce quel salto in avanti che doveva essere fatto. Hard core californiano, punk rock , reggae, ska e metal. C’è tutto!!!
Di cosa parlano i vostri brani?
Parlano veramente di tutto. Si va dal testo impegnato di “ I veri ladri” ( di cui sarà girato un nuovo video) a quello decisamente più leggero di “Sasha Grey”. Veramente abbiamo messo a nudo tutti i nostri pensieri , compresi i più intimi e profondi. Sicuramente sono molto vari e cercano di avere come denominatore quel piccolo seme di follia che è dentro tutti noi.
C’è un brano a cui siete particolarmente legati?
 Siamo legati davvero a più brani. E’ durissima sceglierne uno. Se proprio siamo obbligati, allora indichiamo “ Stesso fuoco” che è l’opener del cd e parla del nostro ritorno dopo un decennio dall’uscita dalle scene. E’ un brano veloce che ci piace molto.
Il vostro live ideale?
Il nostro live ideale crediamo sia più o meno quello a cui aspirano tutti i musicisti. Cioè uno scambio sincero di sinergie con il pubblico (se numeroso tanto meglio) per trasformare un concerto in un’ esperienza che ti lascia qualcosa dentro. Dobbiamo riuscire a far pensare alla gente, quando sta per andare a letto, quanto è stato bello un nostro concerto e lasciargli la voglia di tornare a vederci.
Vi state preparando per un tour?
Come dicevamo prima, gli impegni lavorativi sono tanti , quindi adesso proviamo solo una sera a settimana e abbiamo deciso di fare pochi concerti ma mirati. Però diamo sempre il 101% ai nostri concerti e questo la gente lo sente!!
 Vi aspettiamo ai nostri prossimi concerti e date un ascolto a “Il seme della follia”, vi sorprenderà!!!
Inoltre su youtube vi invitiamo a vedere il video di “Trashers”, una vera chicca con Andrea Diprè come ospite!
Egle Taccia
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