Musica
L'intervista: I Nobraino
Ehi ragazzacci! Vi sono mancata?
Per farmi perdonare della breve assenza dal blog ho intervistato una delle più eccentriche band della musica italiana: i Nobraino! Dopo una lunga gavetta esordiscono nel 2006 col loro primo album ufficiale, che già fa intuire quanto il gruppo romagnolo ami giocare con i titoli dei loro dischi, infatti l’album porta il titolo ” The best of Nobraino”, nonostante sia il primo. Nel 2007 esce un disco live dal titolo “Live al Vidia Club” in cui troviamo però 7 canzoni originali e due cover, ma è del 2008 la svolta con la MarteLabel, che li porterà nel 2010 alla pubblicazione del terzo disco ufficiale “No Usa! No UK! Nobraino!”. Arriva nel 2012 il loro quarto album “Disco D’oro” ed ora siamo qui ad intervistarli per l’uscita del loro ultimo lavoro, appunto “L’ultimo dei Nobraino” pubblicato per la Warner. Ve l’ho detto che giocano molto sui titoli? Si dice che i loro live siano una vera e propria scarica di adrenalina; coi loro testi eccentrici hanno fatto innamorare il pubblico, raccontando storie dei nostri tempi con un’ironia trascinante. I Nobraino stanno riscuotendo un grandissimo successo tra gli addetti ai lavori e il pubblico più ricercato. Li abbiamo visti da poco sul palco del concerto del primo maggio di Taranto, proprio perchè a volerli è stato uno dei loro più accaniti fan, Roy Paci, organizzatore della manifestazione.
Ma adesso è arrivato il momento di svelarvi cosa ci ha raccontato il leader della band, Lorenzo Kruger!
Ci raccontate come avete iniziato e come avete scelto questo nome così particolare?
A 16 anni, affittati gli strumenti, preso qualche lezione, facevamo schifo, ci abbiamo messo molti anni a trovare la via giusta. Il nome lo abbiamo deciso un pomeriggio dopo le prove, eravamo in spiaggia d’inverno, a gennaio, stavamo pisciando nella neve e scherzavamo sui nomi inglesi storpiandoli in italiano.
Chi sono i vostri miti musicali?
Pensane molti e moltiplicali per 5.
Ma per semplicità pensa a Paolo Conte che crede di essere Freddy Mercury suonando con una alternative rock band anni 90!
Ci raccontate un po’ la storia del vostro trombettista? Alla fine avete deciso di ammetterlo al gruppo oppure è ancora un Aspirante Nobraino?I quattro fondatori del gruppo, nato appunto alla fine degli anni 90, sono rimasti gli stessi fino ad oggi. Barbatosta si è aggiunto nel 2009 e dopo 4 anni di praticantato presso la Nobraino & Associati è diventato membro effettivo del gruppo.Cosa deve aspettarsi il pubblico dai vostri live?
Il significato più romantico della parola “intrattenimento”.
Ci parlate di “L’ultimo dei Nobraino” il vostro ultimo disco?
Scrivere di musica è come ballare di architettura ( F.Zappa)
Cosa significa oggi far parte della scena indipendente in Italia?
È sempre difficile percepire la propria rilevanza in questi casi. Per gli addetti e gli appassionati siamo qualcosa, per il resto del mondo non esistiamo. È un ruolo come altri, cerchiamo di essere d’ispirazione per il prossimo come un barista che con un sorriso e il migliore dei caffè può migliorare la giornata a centinaia di persone ogni giorno.
Qual è il premio a cui siete più legati?
Mi legherei ad un premio solo per buttarmici da un ponte.
Dove potremo ascoltarvi nei prossimi mesi?
In tutta italia, speriamo anche sulle isole.
Piaciuta l’intervista? Noi ci rivediamo presto qui sul blog!