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Report: La rappresentante di lista a Catania

La Rappresentante di Lista si è da poco esibita al Teatro Coppola di Catania, in un live che è stato un successo e che ha confermato l’idea positiva che già mi ero fatta sulla band ascoltando l’album.

Nella nuova formazione, molto più elettronica e d’impatto, il live si è arricchito di suoni ed i brani hanno ottenuto quella completezza, che forse precedentemente mancava, che ha rappresentato il valore aggiunto di “Bu Bu Sad” rispetto al precedente “(Per la) via di casa” e che ha confermato la band come uno dei nuovi talenti della musica indipendente italiana.

Veronica Lucchesi ha una presenza scenica, ma soprattutto vocale, incredibile! La sua voce ci ha colpiti per tutta la durata di un live, che ha come suo fulcro il teatro, sia nel cantato che nel modo di stare sul palco dei ragazzi.

Sono noti soprattutto perchè portano in scena dei giocattoli, che si fanno strumenti e che rappresentano una delle tante peculiarità dei suoni della band, che attraversano musica popolare, teatro, suoni di giocattoli, elettronica, e strumenti classici, per un mix inconfondibile, vero marchio di fabbrica di una formazione, che merita sotto tutti i punti di vista e che ha un’impronta di originalità invidiabile.

Il live è un susseguirsi di brani, emozioni, rappresentazioni, che non annoiano mai; non c’è stato neanche un momento di calo, neanche uno di quei momenti in cui viene voglia di prendere il telefono per controllare che succede nella nostra vita virtuale.

Un battito di mani a tempo ha introdotto “Siamo ospiti”, gli strumenti giocattolo si sono fatti subito vedere sulla scena, con un piccolo pianoforte dai suoni magici.

Ci accolgono ringraziando il Coppola per averli ospitati, mostrando tutta la loro emozione di salire su quel palco, tanto caro alla città di Catania. Poi ci raccontano il loro personalissimo inno al suicidio d’amore nella bellissima “D.A.Q.C.M”.

Mi ha colpita notare come il suono di alcuni giocattoli sia stato fissato in un loop e sia poi diventato arrangiamento; come Veronica sul palco assuma sempre più le sembianze di una bambola cantante.

Ci chiedono come stiamo prima di introdurci “Madonna”. A questo punto del live ormai chitarrine, mini piano e fisarmonica sono diventati i veri protagonisti del palco.

Il pubblico, che era rimasto silenzioso, ma attento, finora, esplode in un applauso con “Non sostare (Senza di te)”, in quel liberatorio finalmente lo farò!

Dario ci racconta la storia di “Invisibilmente”, o quantomeno prova ad accennarci che è stato ispirato dal dramma delle morti in mare, dei migranti, dei bambini che ci lasciano nei viaggi della speranza, ma gli altri componenti della band prendono il sopravvento e cominciano a suonare sopra le sue parole. Avevo forse dimenticato di dirvi che una delle caratteristiche della band è quella di affrontare temi seri con leggerezza?

A questo punto del live, la teatralità prende il sopravvento, tutti i componenti della band cominciano a parlarsi sopra con vari: “ma che cazzo devi fare nella vita? cosa faccio nella vita?” per poi finire con un “Basta!” urlato, che ci porta a “Cosa farò?”,  “Apriti cielo!” e a quella canzone che parla del viale degli uomini, il loro brano simbolo, “La rappresentante di lista”!

Ci parlano del referendum contro le trivelle, dicendoci che in fondo a loro il referendum ha portato fortuna, visto che tutto è nato quando Veronica è stata rappresentante di lista proprio ad un referendum.

Ci avviciniamo alla fine col brano che apre “Bu Bu Sad”e la grinta di “Guardateci tutti”.

Vi consiglio davvero questa band e sono certa che sentiremo sempre più parlare di loro!

Egle Taccia

Ph Alice Blandini
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