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Best New: Mechanical Butterfly

Redazione Urban

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I siciliani Mechanical Butterfly ci presentano il loro ultimo album The Irresistible Gravity le cui sonorità prog rock contaminate da metal, psichedelia, dark e ambient, raccontano i cambiamenti e le emozioni di una band in continua evoluzione!
 
All’attivo dal 2006, il gruppo ha visto alternarsi diversi membri: chi sono oggi i Mechanical Butterfly?
Beh, è vero, ripercorrendo la nostra storia fino ad oggi il nostro progetto si è arricchito dell’esperienza e del contributo di diversi e validissimi musicisti, oltre che amici. Attualmente i Mechanical Butterfly sono: Alessio Oranges alla chitarra, Laura Basile alle tastiere, Francesca Pulvirenti, voce, quali membri del nucleo originale, Emanuele Maita al basso e Gioele Gentile alla batteria, all’interno del gruppo da poco più di un anno.
Il vostro ultimo lavoro si chiama The Irresistible Gravity: qual è il filo conduttore che lega le tracce che lo compongono?
E chi ha detto che debba per forza essercene uno! A parte tutto… potremmo dire che il filo conduttore legante i diversi brani è più emozionale che concettuale o tematico. Le varie canzoni son venute alla luce nel giro di un annetto e mezzo, ed un altro anno è passato per avere il prodotto finito fra modifiche, registrazioni e quant’altro. Ciò significa che le nostre vite sono state attraversate da svariati momenti, diverse vicende personali e non che ci hanno spinto a concentrarci sulla composizione di un brano piuttosto che di un altro, preferire una soluzione musicale piuttosto che un’altra. Le atmosfere infatti sono svariate e spesso soggette a cambi repentini; anche le liriche in questo senso affrontano sensazioni e risoluzioni di varia natura. Le otto tracce dunque nascono sganciate l’una dall’altra, non si tratta di un concept, ma fanno parte dello stesso album! Il che vuol dire che percorrono, magari per vie traverse, una stessa frequenza di vibrazioni… ad ognuno la libertà di scoprirla e riscoprirla ascoltando e riascoltando questo nostro lavoro secondo la propria sensibilità. Per quanto ci riguarda, ognuno di noi conosce perfettamente il percorso che l’ha guidato da un pezzo all’altro, nonostante ognuno abbia una storia a sé. Ci preme ricordare in questa sede le figure di Toti Bella e Roberto Marano, nostri ex batterista e bassista che con noi hanno dato origine a “The Irresistible Gravity”.
Voi siete in cinque: in che modo nascono i vostri brani? Ognuno di voi ha un compito ben preciso o è l’ispirazione del momento ad avere la meglio?
Ciò che sosteniamo da sempre è che “la pancia” dà spesso le soddisfazioni migliori! È chiaro che in un genere come il prog non si possa però lasciare quasi nulla al caso… Solitamente tutto parte da un riff di chitarra o da un fraseggio di tastiera, che poi vengono singolarmente sviluppati ed intrecciati alle idee di ogni componente col suo strumento. È inevitabile che si accetti un’idea di partenza e su quella si sviluppi il lavoro, ma la cosa strabiliante, e quella che a noi piace di più in assoluto poi, è la possibilità in ogni caso di lasciare libera espressione ad ogni mente del gruppo e ad una qual certa follia musicale che non manca affatto! Non scarseggiano mai infatti nei nostri brani parti in cui venga a turno messo in risalto l’estro e la piacevolezza, così come la durezza, di ogni strumento, ed ognuno è fondamentale in maniera sostanziale, dalla sezione ritmica alla voce, e difficilmente ci poniamo dei limiti di tempo circa la durata di un brano. All’ispirazione del momento, come tu la chiami, segue poi sempre un meticoloso lavoro di rifinitura, per conto proprio e poi in sala, prima di poter dire: “Ok, è questo il risultato che più ci soddisfa e che vogliamo proporre”.
Musicalmente il vostro punto di partenza è, senza dubbio, il progressive rock: quali altri generi influenzano le vostre sonorità?
Beh, già il progressive è bello che influenzato, in più, metti che ognuno di noi ha un background musicale abbastanza ampio e pure variegato… e il frullato è pronto! Di certo, a parte essere degli appassionati di prog rock e prog metal, old school ma anche contemporaneo, nazionale ed estero, solide radici affondano anche nel blues, classic rock, psychedelic rock, hard rock, heavy metal, e alcune delle sue innumerevoli sfaccettature, come pure talvolta è possibile incontrare richiami all’ambient o alla musica classica.
La copertina del vostro album è davvero molto particolare, vi va di raccontarci cosa rappresenta, chi l’ha realizzata e chi ha avuto l’idea?
La cover art è opera di Giuliana Pulvirenti. Si può benissimo dire che sia tutto frutto del suo genio; noi le abbiamo fornito tutte le tracce musicali ed i testi correlati, così da renderle disponibile un quadro quanto più ampio dell’idea relativa a questo nostro disco, ciò che volevamo trasmettere, e quindi comunicare anche a livello visivo: la copertina è davvero un elemento importante, è di certo ciò che a primo impatto può avere la capacità di accattivare o meno il pubblico! E dobbiamo confessare che da subito la proposta di Giuliana ci ha convinti, così le abbiamo dato carta bianca.
Dove potremo sentirvi live?
Il nostro calendario di concerti dal vivo è in aggiornamento. Comunque per il momento possiamo già dirvi che potrete venire a vederci e sentirci il 19 di marzo presso l’Advanced  Music Club di Giardini Naxos.
Per chiunque fosse interessato ad ascoltare subito il nostro album, in distribuzione mondiale con l’etichetta indipendente Ma.Ra.Cash Records, è possibile acquistarlo sul sito della stessa
www.maracash.com/store.htm , oppure tramite SELF distribuzione su www.self.it , sul sito di Discoteca Laziale www.discotecalaziale.com , o ancora tramite Ibs su www.ibs.it , nonché su iTunes e Spotify. Nel catanese lo trovate da Rock 86 (Catania) e da Music Planet (Acireale).
 
A cura di Laura De Angelis
 
 
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