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Best New: Il Branco

Redazione Urban

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“Il Branco è un cantautore. Il Branco è una sola moltitudine” si legge nella descrizione sulla pagina facebook del gruppo ternano Il Branco.
Su UrbanWeek ci eravamo già occupati di loro attraverso il comunicato stampa con cui annunciavano la pubblicazione del loro primo EP; abbiamo approfittato della data romana a Na cosetta per fare quattro chiacchiere con la band, facendoci raccontare da loro il perché delle scelte che hanno fatto (primo su tutti perché proprio un vinile) e conoscendo un po’ meglio chi compone il gruppo che -ci tiene tanto a sottolinearlo- è composto da 3 musicisti sul palco (Nicola, Francesco e Leonardo) e uno dietro le quinte (Leonardo, il fonico).
 
I vostri testi sono molto complessi a livello lessicale, sembra esserci una ricerca paziente ed approfondita delle parole e delle espressioni da usare; come nascono i testi delle canzoni de Il Branco?
Francesco: Non è un cliché ma il 90% del pezzo nasce sempre in momenti di altissima disinibizione e poca lucidità; dopo di che li riguardo e cerco di adattarli per renderli in una metrica che non metta Nicola (Pressi, il chitarrista) in difficoltà.
Nicola: però non ci riesci! A questo punto Francesco mi manda una mail -con degli oggetti meravigliosi- con il testo che ha scritto, io lo leggo e, anche io da solo, ci giro sopra con la chitarra; quando reputo buono quello che ho creato lo mando di nuovo a Francesco, se anche per lui è buono allora quel pezzo entra nel nostro archivio. Il processo creativo di entrambi è solitario.
 
Dai testi si denota una grande coscienza letteraria; quali sono gli autori che vi ispirano?
Francesco: Emanuel Carnevali, avevano forza le sue parole
Nicola: Io amo tantissimo John Fante e forse lateralmente rispecchia quello che faccio e facciamo.
Leonardo: Io suono la batteria… Tra i testi di letteratura ti dico Murakami, come musicista, invece, John Bonham.
Leonardo: Raymond Carver.
Nicola: Ci terrei a sottolineare che i testi de Il Branco sono scritti da Francesco, ma tutti e quattro noi scriviamo o abbiamo scritto testi!
 
A tal proposito vi presentate sempre come un gruppo composto da 4 persone: voi tre musicisti sul palco e Leonardo, il fonico; come vi siete scelti?
Francesco: Ci siamo scelti grazie ad un annuncio che diceva “Cercasi coinquilino per casa a Siena; studio poco, sporco poco, ma casa la cerco io” e io ho risposto “Ciao Nicola, anche io devo andare a vivere a Siena, cerchiamo casa insieme?” e così, dopo una settimana e senza neanche aver mai visto la casa, sono diventato inquilino di Nicola.
Nicola: A livello artistico, invece, ci siamo scelti dopo un bel po’, dopo almeno 4 anni da che ci conoscevamo; suoniamo insieme da almeno 3 anni, avevamo altri progetti soprattutto di cover, come i Taxi 12, ma come Il Branco esistiamo da nemmeno 6 mesi. Il nucleo del gruppo siamo noi, poi cercavamo qualcuno per completarci e abbiamo trovato Leonardo Pressi per le batterie e Leonardo Luciani ai suoni.
Leonardo Pressi: Io suonavo già in un’altra band, i Juliet , in cui, oltre a cantare, mi occupavo di tutt’altri strumenti: chitarre e synth; l’altro progetto era in un momento di stallo, loro mi hanno proposto di unirmi e ho accettato. Non nasco come batterista, ho imparato per e con Il branco, passo passo sono e siamo cresciuti insieme e ho abbracciato sempre di più il progetto.
Leonardo Luciani: Io ho missato e masterizzato il disco; anch’io avevo un progetto, Your future ex husband, ma da un paio d’anni mi sto dedicando allo studio delle macchine e delle tecniche di produzione musicale; sono stato salvato dalla solitudine misantropa dai miei amici de Il Branco che hanno avuto modo diretto di constatare quelle che reputano le mie capacità tecniche ed ho accettato di supportarli dal punto di vista puramente tecnico.
 
Con quale aggettivo ognuno di voi descriverebbe quello alla sua destra?
Nicola: Leonardo Luciani è definitivo.
Leonardo: Leonardo Pressi è granulare.
Leonardo: Francesco è punk e magro e bello.
Francesco: Nicola è extraterrestre.
 
A dicembre è uscito il vostro primo EP Il Branco, per il quale avete fatto delle scelte forti: l’avete pubblicato, oltre che in digitale, solo in vinile; la copertina è una foto di Sofia Bucci, una foto d’autrice; siete autoprodotti e vi state promuovendo da soli, senza ufficio stampa; il vostro batterista, in realtà, non è un batterista… Nonostante sia il primo lavoro in assoluto avete preso delle decisioni forti, da cosa dipendono?
Francesco: È nato tutto in modo spontaneo, è nato tutto per urgenza di ognuno che sarebbe esplosa solo se messa insieme. Con la stessa sincerità con cui ho dato a Nicola i testi su cui lui ha poi messo la musica, è arrivata l’idea e il bisogno di fare un vinile; per questo abbiamo bypassato tutto quello che era il lato più commerciale. Sappiamo che è stata una scelta forte, ma non vuol dire che non faremo mai un disco; molto probabilmente il prossimo lavoro uscirà su supporti fisici alternativi al vinile, però come ci siamo scelti istintivamente, così abbiamo deciso di produrre un vinile.
La copertina fa parte della stessa scelta animalesca e istintuale: non avevamo mai pensato a come realizzarla, abbiamo conosciuto Sofia Bucci che artisticamente è vicina al nostro sentire, e le abbiamo affidato completamente la copertina; lei ha ascoltato i pezzi e ha scattato quella foto che è un capolavoro!
Il resto de Il Branco è venuto sempre in modo istintivo: se Leonardo (Pressi, ndr) non avesse voluto suonare la batteria ma il Theremin, ora noi avremmo quello; lo stesso per Leonardo (Luciani, ndr) da sempre tutti noi ascoltiamo quello che ha da dire musicalmente parlando e lo capiamo dopo 3 giorni, lui era la scelta più naturale.
 
La foto di copertina dell’EP è in gara per le BEST ART Vinyl 2016 ve lo aspettavate?
Francesco: Non ce lo aspettavamo, è stata un’iniziativa di Sofia che ha inviato il nostro vinile per le selezioni e, una volta in finale, ci ha detto che eravamo tra i 38 vinili italiani in lizza per il premio del miglior artwork. Credevamo fosse uno scherzo soprattutto perché siamo insieme ad artisti tipo Umberto Maria Giardini, Emidio Clementi, i Calibro35. Siamo onoratissimi perché c’è stato un riconoscimento verso la professionalità dell’artista che ha realizzato la foto e la copertina. L’idea del vinile ci piaceva proprio perché è un’opera d’arte che va dal disco alla copertina, per cui anche solo essere tra i selezionati per noi è un motivo d’orgoglio e di felicità.
 
Ognuno di voi ha un altro lavoro nella vita, un’altra attività che “vi dà il pane”; che cosa vi spinge ad impegnarvi così tanto per un EP, a fare i chilometri da un capo all’altro dell’Italia e a spostarvi continuamente da Terni a Roma per fare le prove?
Leonardo (Pressi): la passione per quello che facciamo, la passione per la musica che, almeno per me, è sempre stata una grande valvola di sfogo e una scialuppa di salvataggio. Tutti quanti abbiamo un altro lavoro che ci toglie tempo ed energia vitale però ci ritagliamo tempo per questo progetto, oltre che per l’amicizia che ci lega e per la passione, perché quell’ora e mezza di concerto ci ripaga di tutti gli sforzi e i sacrifici. Non potremmo fare altrimenti.
 
Leonardo quest’esperienza da tecnico più che da musicista che cosa ti ha insegnato come musicista e come professionista?
Lungo la strada di quest’esperienza, seppur ancora breve, sono cresciuto da un punto di vista tecnico e di competenze: questa è stata la prima prova concreta, per cui ho avuto modo di sperimentare veramente tutto quello che avevo imparato in forma teorica. E, come tutte le attività in cui devi relazionarti con un cliente (anche se in questo caso non si tratta di clienti, ma di un progetto che ho sposato) ti insegna a capire le esigenze dell’artista che stai valorizzando e capire, anche fra le righe, quali sono i risultati che l’artista vuole ottenere e che tu, attraverso degli strumenti prettamente tecnici, devi realizzare.
 
Quali sono i prossimi appuntamenti live de Il Branco?
Francesco: il 13 Febbraio suoneremo al Distretto Zerobarrato di Albano (Rm); il 14 Febbraio alla galleria Colibrì di Roma; il 17 Febbraio al Comò Bistrot sempre Roma; a Marzo faremo delle date in Campania ma scriveremo tutto sulla nostra pagina facebook, dove si possono trovare le notizie aggiornate relative alle nostre attività.
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