Seguici su

Musica

Medimex 2015: quando la musica parla di musica (report 31 ottobre)

Redazione Urban

Published

on


Grande ed entusiastica partecipazione per l’ultima delle tre giornate del Medimex: salone dell’innovazione musicale; la manifestazione promossa da PugliaSounds si conferma evento centrale nel panorama musicale in ambito nazionale.
L’edizione targata 2015 ha attratto circa 50.000 visitatori e 1.600 presenze tra artisti, operatori del settore e giornalisti, chiudendosi con un saldo decisamente positivo e in forte crescita rispetto alla precedente edizione. La manifestazione ha registrato, inoltre, il record di connessioni tramite social network con circa un milione e duecentomila visualizzazioni solo sulla pagina Facebook dedicata all’evento.
Molto denso è stato il programma dell’ultima delle tre giornate che ha visto svolgersi nei 20.000 metri del padiglione nuovo della fiera del Levante di Bari una grande varietà di eventi tra incontri d’autore, live set, workshop e libere riflessioni sulle dinamiche del fare musica oggi.
20151101_105326
Prima protagonista della giornata è stata Carmen Consoli, la nota cantautrice siciliana, che in un incontro moderato da Ernesto Assante e Gino Castaldo ha sottolineato l’importanza delle radici culturali nel processo creativo musicale: “Le radici sono fondamentali, non solo nella musica. Abbiamo un patrimonio genetico a cui dobbiamo attingere costantemente”.
La “cantantessa”, come i suoi affezionatissimi fans amano definirla, ha raccontato come sono trascorsi gli ultimi sei anni prima della pubblicazione del suo ultimo lavoro discografico “L’abitudine di ritornare”, album pubblicato nel mese di gennaio che ha ottenuto un riscontro fortemente positivo e trasversale tra pubblico e critica specializzata.
L’autrice si è dedicata in questi anni agli “affari di famiglia”, impegnandosi in un corso di imprenditore agricolo, trasferendosi a San Giuliano e, soprattutto, dando alla luce un figlio: “Dalla taglia 38 sono arrivata alla 42. Non occorre essere genitori biologici per provare la sensazione di maternità, il rapporto si costruisce col tempo. Quando è nato Carlo mi sono sentita generatrice, si è inserita una nuova lente che magnifica ogni cosa. Ciò che prima era libertà, oggi la vedo come una cosa confinata tra le mura. Oggi, come mamma, mi sento più libera” ha affermato riguardo alla esperienza di maternità. L’artista ha spiegato, poi, quale sia la sua cifra stilistica che mira ad un equilibrio tra le istanze illuministe e quelle del romanticismo, a tal proposito ha citato l’opera di Giacomo Leopardi quale mirabile esempio di sintesi tra le due correnti.
20151101_120410
La giornata, quasi senza soluzione di continuità, ha visto avvicendarsi a Carmen Consoli il “cantastorie” Vinicio Capossela che ha animato una interessantissima discussione in un altro incontro d’autore. Il cantautore ha raccontato la sua infanzia da “sradicato” tra il sentimento di appartenenza all’originaria comunità campana e i tentativi di integrazione nella realtà adottiva tedesca: “sono un disadattato” dice, riferendosi alla difficoltà di identificarsi in un tipo sociale piuttosto che in un altro e racconta di una infanzia che lo ha visto costantemente in bilico tra fascinazioni provenienti da un “mondo sociale basso” e aspirazioni a non deludere i desideri dei suoi genitori, che lo volevano, ovviamente, inquadrato in ambiti più composti e rispettabili. Questo è il retroterra, ha rivelato il cantautore della diatriba tra Davide (archetipo dello studente modello) e la famiglia degli Spessotto. Ancora oggi Vinicio afferma a chiare lettere: “sono un peccatore abbastanza moderato”. Capossela, nella difficoltà di adattarsi alla comunità tedesca, sente fortemente la distanza rispetto alla sua comunità iniziale, e si identifica, con slancio epico, nelle vicende omeriche di Ulisse, facendo del viaggio e della scoperta la propria cifra personale e stilistica; a tal proposito afferma, rispondendo alla domanda su cosa sia successo in questi venticinque anni di carriera: “mi è successo di non cantare la stessa canzone” e ancora, dice: “è difficile trovare la collocazione, stare a tempo nel proprio tempo”, sempre teso alla ricerca, il cantautore prosegue: “le scelte, i bivi sono sempre sconfitte, c’è sempre qualcosa a cui si rinuncia”.
Vinicio Capossela sta attualmente lavorando a diversi progetti tra cui un nuovo album che sarà intitolato “Le canzoni della cupa”, un disco profondamente radicato nella comunità irpina, immerso nelle atmosfere mitologiche della terra d’origine, tra arrangiamenti western e scenari in cui le atmosfere rarefatte e sospese del profondo sud dettano la linea. Il Medimex, ha visto anche a tal proposito, la presentazione in anteprima de “Il paese dei coppoloni”, filmato ispirato all’omonimo libro di Vinicio Capossela. Il cantautore ha, inoltre, annunciato una miniserie di concerti molto particolari e diversi tra loro, profondamente in relazione con i luoghi in cui si terranno e siamo certi che le sue intuizioni riusciranno ancora una volta a sorprendere positivamente i suoi ammiratori.
20151101_152142
Dopo un giro tra i tanti e animatissimi stand, passando da radio a ricche collezioni di storici vinili, etichette discografiche, realtà associative ed esibizioni live di band emergenti è la volta del super gruppo dei Deproducers, formazione che vede impegnati in un progetto denso e lucidamente teso all’equilibrio tra pop e sperimentazione, artisti del calibro di Gianni Maroccolo (bassista e produttore discografico, già membro dei Litfiba, CCCP, Marlene Kuntz, CSI), Massimiliano Casacci (chitarrista, produttore e fondatore dei Subsonica), Vittorio Cosma (pianista, compositore e importante produttore discografico), Riccardo Sinigallia (cantautore, musicista e produttore discografico). I Deproducers (gruppo dei produttori con il prefisso de-privativo), mettono subito in chiaro, durante l’incontro d’autore a loro dedicato, che la loro ricerca pop è più vicina alla pop art che alla musica leggera intesa come puro intrattenimento e spiegano come a questo si sia giunto attraverso un lungo percorso maturato personalmente e poi in gruppo, coordinando le esperienze di ciascun membro. Nelle loro composizioni la narrazione e la curiosità di carattere scientifico rivestono un ruolo fondamentale, si pensi, a riprova del fatto, che i testi del loro album “Planetario” sono stati curati dall’astrofisico Fabio Peri.
La materia scientifica è trattata alla stregua della poesia per generare stupore e i testi sono incardinati su composizioni musicali fondamentalmente pop, ma elaborate con raffinati e suggestivi arrangiamenti. Vittorio Cosma e compagni, rispondendo ad una domanda rispetto allo stato attuale del mercato ed eventuali consigli ai giovani artisti che intendano intraprendere la carriera musicale, incitano gli artisti emergenti a lavorare seriamente ed appassionatamente senza cercare di intercettare il favore della critica o del pubblico, solo in questo modo, spiegano, è possibile creare qualcosa di vero e sentito, capace di resistere alla macchina dello spettacolo contemporaneo che tutto inghiotte e di resistere al logorio del tempo. Il gruppo sta attualmente lavorando con un botanico per i testi di un nuovo album.
20151101_154125
Gli incontri di autore si chiudono all’arena del padiglione nuovo della fiera del levante con l’intervento di Lorenzo Fragola e Francesca Michielin. I due artisti, esponenti delle nuove leve della canzone italiana, si soffermano ad analizzare il mercato musicale nazionale dal punto di vista dei giovani talenti. In un’ epoca che non genera miti e in uno scenario in cui il mercato musicale produce e velocemente consuma prodotti musicali, non è assolutamente facile per i giovani fare musica e il confronto con le grandi figure del passato viene vissuto non senza imbarazzi e perplessità, è difficile superare queste sensazioni e come dice la Michielin: “provare ad osare e non aver paura di esprimere quello che si ha dentro” e ancora aggiunge: “Ho ascoltato tanta musica degli anni Sessanta e Settanta, una volta si facevano i dischi con più tempo e maggiori possibilità di elaborazione. Oggi siamo dominati dall’ ansia, devi fare tutto velocemente, magari avresti voglia di prenderti più tempo, ma non puoi. Non sarò mai Jim Morrison o Jimi Hendrix, ma spero, nel mio piccolo, di incidere canzoni interessanti che lascino qualcosa in chi mi ascolta”. Le fa eco Lorenzo Fragola che afferma Io sono cresciuto ascoltando i Queen e i Beatles, ma non mi permetterei mai di fare qualcosa di simile, nè tanto meno di paragonarmi a loro. Nessuno impone certi standard, l’importante è fare quello che ti senti di fare”.
La giornata si chiude con una grande festa di musica che vede sul palco molti dei protagonisti delle tre giornate in diretta web su Repubblica.it all’interno della trasmissione contenitore “Webnotte” condotta da Castaldi ed Assante. Durante la diretta vengono assegnati i premi del Medimex 2015 e non mancano le sorprese: sul palco si alternano Francesca Michielin che oltre ad eseguire il suo brano “l’amore esiste” si lancia in una efficacissima cover di “Whole lotta love” dei Led Zeppelin riscaldando il foltissimo pubblico che assiste entusiasta allo show; subito dopo è il turno dei Deproducers e di un collegamento a sorpresa via satellite con Lorenzo Jovanotti e Laura Pausini dagli Stati Uniti. Lo spettacolo è molto vivace ed Erica Mou rapisce la platea con una splendida versione live di “Tienimi il posto”, brano del suo ultimo omonimo album, ma c’è ancora spazio per gli acclamati the Kolors e Lorenzo Fragola. La diretta si conclude con un sentito intervento di Erri De Luca, già protagonista della giornata negli incontri d’autore, che ragiona sul forte legame tra musica e scrittura.
La manifestazione ha avuto, indubbiamente, il grande merito di illuminare la scena attuale della musica sul panorama italiano senza settorialismi sterili e con grande trasversalità tra generi e approcci, riuscendo, inoltre, a far incontrare gli artisti, gli addetti ai lavori e i fans in un unico appuntamento; un risultato convincente e che contribuisce a rafforzare la fama di un evento che, certamente, guadagnerà ancora maggiore visibilità in ambito nazionale.
Domenico Grande
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html

Continue Reading