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L'intervista: Simona Molinari ci porta a casa sua!

Redazione Urban

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Simona Molinari dal 5 marzo sarà in tour in tutta Italia per presentarci il suo nuovo disco intitolato “CASA MIA”, album in cui ci ripropone i grandi classici del jazz, reinterpretandoli e regalando ad ognuno di loro il suo personalissimo ed inconfondibile stile.
Sul palco, Simona Molinari sarà accompagnata da un quartetto d’archi tutto al femminile e dalla sua band storica, La Mosca Jazz Band, formata da Fabio Colella (batteria), Fabrizio Pierleoni (basso), Claudio Filippini (piano) e Giampiero Lo Piccolo (clarinetto e sax).
 Una chicca! Il video del primo singolo estratto dal disco “SMOKE GETS IN YOUR EYES”, è stato girato proprio a casa dell’artista!!
Vi anticipo che durante la nostra chiacchierata non abbiamo parlato soltanto di musica!
 
Col tuo ultimo album torni alle origini. Lo hai intitolato “Casa Mia” perché senti che il jazz è un po’ il tuo habitat naturale?
Sì, sicuramente è quello dove la mia voce come strumento si muove meglio e la maggior parte dei miei ascolti sono quelli. Quindi sì, un po’ lo sento come casa mia.
Dieci brani jazz evergreen e una tua personalissima e strepitosa interpretazione. In base a quali criteri hai scelto proprio queste canzoni?
Ognuna ha un po’ a che fare con dei momenti in particolare della mia vita. Alcune fanno parte di un tributo che l’anno scorso ho fatto ad Ella Fitzgerald e di un tour che ho portato in giro per tutta Italia e che si chiamava “Loving Ella”. Da quel concerto ho estrapolato i brani migliori e poi ho pensato: “Non so quanti altri dischi standard mi capiterà di fare, quindi ci metto dentro anche tutte le altre cose che non riguardano propriamente Ella Fitzgerald, ma anche tutte le altre cose che mi hanno appassionata e altre canzoni che adoro, come “Smoke Gets in Your Eyes”, che è una delle mie canzoni preferite di sempre, oppure “Quizás Quizás Quizás”, che è una canzone che ci tenevo a mettere perché mi è capitato di cantarla con Andrea Bocelli durante un suo concerto e ne ho fatto una versione mia personale”.
Vuoi presentarci le due orchestre che hanno arricchito i suoni dell’album?
C’è la Roma Sinfonietta di Ennio Morricone e in una canzone che è  “Dream a Little Dream of Me” suonano i Solis String Quartet e poi c’è la mia band La Mosca Jazz Band, la mia band storica di sempre che arricchisce i suoni. Ho voluto unire un trio jazz con un’orchestra sinfonica proprio per mischiare il mio retaggio musicale, perché ho iniziato studiando musica classica e poi sono approdata al jazz, quindi mettere insieme questi due suoni molto diversi, di cui uno molto americano e l’altro molto italiano, mi piaceva.
Ascoltando l’album la sensazione che si prova è di avere di fronte un concentrato di eleganza e sensualità, che sembra rispecchiare la tua personalità. Sei un tipo ricercato?
Non so, per quello che mi dicono, le cose che mi piacciono poi finiscono per essere sempre un po’ ricercate, ma non è che lo faccio apposta o lo ricerchi volutamente, è proprio quello il mio gusto.
Nel video di “SMOKE GETS IN YOUR EYES” ci inviti a fare un giro a casa tua e sfoggi un look freschissimo. Come ti è venuta l’idea di invitarci da te?
Perché mi sono trasferita da un annetto, più o meno, a Milano in pianta stabile, mentre nei precedenti due o tre anni facevo un po’ su e giù da Roma, dove vivevo prima. Non nego che agli inizi non è stato semplice ambientarmi, invece nell’ultimo anno Milano è diventata veramente casa mia, cosa che inizialmente non credevo fosse possibile. Poi però è successo, quindi ho pensato che non ci fosse luogo migliore di casa mia per esprimere proprio questa sensazione.
Cosa ti ha dato più difficoltà di adattamento a Milano, rispetto alla vita che avevi a Roma?
Sono due città diverse che vanno a due velocità diverse. La mia indole è molto più per la velocità lenta; questi ritmi frenetici non sono proprio il mio habitat naturale, e poi ovviamente il clima. Però tolto questo, quando ho smesso di guardare i lati negativi e ho cominciato a guardare tutte le cose belle di Milano, ho iniziato a capire che è tutto un ingranaggio che funziona, proprio perché c’è questa velocità, grazie alla quale  poi si riescono a fare molte più cose; poi è una città ricca di eventi, di situazioni, incontri, per cui ho cominciato ad apprezzarla.
Quando potremo ascoltarti dal vivo?
A Milano proprio l’11 e il 12 Marzo sono al Blue Note. Inizio il tour il 5 marzo a Brindisi, ho fatto un’anteprima lo scorso 18 dicembre a L’Aquila ed è stata bellissima, poi andrò in giro per Firenze, Roma, Napoli, Reggio Emilia, Brindisi e Milano e ci saranno appunto sul palco con me, oltre la mia band, tre anime: un trio jazz, un dj e un quartetto d’archi. Provo a mettere insieme questi tre aspetti dei miei gusti musicali: il mondo classico, il mondo jazz e l’elettronica.
Queste le prime date del “CASA MIA IN TOUR”, in costante aggiornamento sui canali ufficiali dell’artista: il 5 marzo al Teatro Verdi di Brindisi, l’11 e il 12 marzo al Blue Note di Milano, il 16 marzo al Teatro Bibiona di Sant’Agata Bolognese (Bologna), il 21 marzo alla Chiesa Madonna della Pace di Molfetta (Bari), il 22 marzo al Teatro Duni di Matera, il 23 marzo al Teatro Orfeo di Taranto, il 13 maggio al Teatro Bellini di Napoli e il 16 maggio al Teatro Sistina di Roma.
Egle Taccia
Ph Alessandro Rabboni
 
 
 
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