Musica
L'intervista: Musica Nuda
Dal 26 giugno è in rete il video di Tout s’arrange quand on s’aime, versione francese di Stessa spiaggia, stesso mare, incisa dal duo Musica Nuda, ovvero Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, e contenuta nell’album Little Wonder uscito lo scorso marzo. Il nuovo progetto musicale contiene 11 tracce, rielaborazione personale dei due musicisti di brani classici o più attuali, famosi o meno conosciuti, appartenenti a differenti generi.
Avete dichiarato che Little Wonder è un regalo innanzitutto a voi stessi: cos’è questa piccola meraviglia che vi siete meritati?
FERRUCCIO: Le piccole meraviglie sono le 11 canzoni che compongo il nostro cd di cover. Non a caso sono state scritte da grandi autori, da Marley a Paolo Conte o Chico Buarque. Inoltre, per noi, “la meraviglia” è vedere che abbiamo ancora tante cose da dire e da suonare nonostante i 12 anni di attività e più di 1000 concerti fatti in giro per il mondo. La meraviglia è anche vedere i teatri o le piazze piene quando siamo in tour. È sempre un’emozione per chi come noi ha intrapreso un tipo di lavoro”artigianale” con la musica, infatti, ci piace definirci degli artigiani della musica.
Nell’album spaziate tra generi e autori diversi, sia da un punto di vista stilistico che cronologico: da “Is This Love” in cui, per la prima volta, vi siete avvicinati al reggae di Bob Marley a “Practical Arrangement” di Sting, moderno e fulgido esempio di pop sofisticato; da “Un vecchio errore” di Paolo Conte a “Sei forte papà “di Gianni Morandi passando per classici intramontabili come “La vie en rose” di Édith Piaf. Voglia di sperimentazione, oppure si tratta semplicemente di brani a cui siete legati affettivamente?
PETRA: Scegliamo i brani solo ed esclusivamente sull’onda dell’emozione che ci danno mentre li ascoltiamo e, poi, mentre li suoniamo. Possiamo permetterci di pescare nei repertori più disparati proprio in virtù del fatto che il nostro suono voce/contrabbasso è immediatamente riconoscibile, per cui qualsiasi brano interpretato da noi non è più di un genere o di un altro ma diventa MUSICA NUDA.
La vostra avventura musicale, così come dicevate prima, va avanti ormai da 12 anni: dopo più di mille concerti e riconoscimenti dalle platee di tutto il mondo, qual è l’ingrediente fondamentale che, tutt’oggi, rende così feconda questa collaborazione artistica?
FERRUCCIO: Secondo me la voglia di sperimentare, scavare e trovare nuove canzoni, siano loro cover o brani originali, capaci di fare accendere in noi il desiderio di suonare insieme anche dopo così tanto tempo. Poi abbiamo avuto il buon senso di ritagliarci dei periodi di pausa in cui sia io che Petra abbiamo coltivato altre collaborazioni ed esperienze che poi, in qualche modo ,confluiscono inevitabilmente anche in Musica Nuda.
Perché la scelta di chiamarvi Musica Nuda?
PETRA: Ci è sembrato da subito un titolo adatto per il primo disco perché sintetizzava quello che facciamo: spogliare le canzoni di tutti gli strumenti lasciando solo voce (quindi testo e melodia) e contrabbasso (scarno accompagnamento ritmico e armonico). Nel tempo è diventato anche il nome del progetto, soprattutto da quando nel 2005 abbiamo cominciato a suonare moltissimo in Francia ed in altri paesi esteri in cui i nostri nomi erano più difficili da ricordare.
In Francia riscuotete grande successo ormai da parecchio tempo: il pubblico d’oltralpe in cosa si distingue da quello italiano?
FERRUCCIO: Dopo tanti anni abbiamo capito che non esiste un pubblico d’élite o più preparato di un altro. La gente ama e si emoziona per le stesse canzoni. Da Otranto a Parigi passando per Lima o Charleston, noi non stravolgiamo totalmente le nostre scalette in base al pubblico in quanto abbiamo già nel nostro modo di costruirle un certo equilibrio tra brani inediti, cover, pezzi in italiano, in francese, in inglese..
Oltre a Musica Nuda avete pensato di intraprendere progetti individuali?
FERRUCCIO: Nel 2014 abbiamo organizzato una reunion degli Avion Travel con cui suono dal 1990 e faremo qualche concerto anche quest’anno. Poi ho formato un gruppo che si chiama InventaRio ed è un mix di artisti italiani (G. Ceccarelli, F. Petreni ed io) e brasiliani, tra cui DADI, musicista storico di Veloso e Marisa Monte. L’ultimo lavoro si chiama InventaRio incontra Ivan Lins, dedicato a Ivan Lins che ha suonato e cantato con noi, ed è stato tra i 5 dischi nominati ai Latin Grammy a novembre 2014 nella sezione MPB.
PETRA. Negli anni ho fatto molte cose senza Ferruccio: sono stata la Regina della Notte nel Flauto Magico secondo l’Orchestra di Piazza Vittorio, sono stata voce solista nei Sacred Concerts di Duke Ellington con il coro dell’Accademia di Santa Cecilia e la PMJO e altro. Attualmente collaboro con Pippo Delbono nello spettacolo su Edipo Il Sangue in cui c’è anche Ilaria Fantin all’arciliuto ed altri strumenti antichi. Con la stessa Fantin abbiamo debuttato qualche mese fa con Cosa sono le Nuvole? che porteremo in tour prossimamente. Il 17 agosto invece sarò al Festival “Suoni delle Dolomiti” , un evento speciale con coro ed orchestra (virtuosi italiani) arrangiati da Armando Franceschini.
Laura De Angelis
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