Musica
Intervista: Ray Wilson e Songs for Nemo
Abbiamo incontrato Ray Wilson, voce dei Genesis, degli Stiltskin e dei Cut, che ci racconta della sua Fondazione, della Fondazione Vialli e Mauro, del Centro Clinico Nemo e del concerto di beneficenza Songs for Nemo che si terrà il 17 ottobre 2016 al Fabrique di Milano.
Un concerto presentato a Milano il 24 giugno scorso (http://urbanweek.it/2016/06/ray-wilson-songs-for-nemo/) in occasione della giornata Mondiale per la Lotta alla SLA e alla SMA, di questi giorni anche il video di sensibilizzazione in materia da parte di Checco Zalone.
Ciao Ray, grazie per la disponibilità. E’ un grande onore e piacere conoscerti. Apprezzo moltissimo l’idea della tua fondazione (http://www.raywilsonfoundation.org) ma quello che più mi ha colpito è il motto legato a questa fondazione: Io do quello che ho avuto… Hai avuto tanto dalla vita e senti il bisogno di ridare quello che hai avuto alla gente che ne ha bisogno. Da dove nasce l’idea di dar vita a una fondazione benefica e perchè per te è cosi importante fare del bene agli altri?
Penso che chiunque debba e possa fare qualcosa per gli altri nella misura e modo in cui può farlo in termini di tempo e denaro. Molta gente fa beneficenza nel mondo, si impegna a fare qualcosa per gli altri, ognuno a suo modo.Io che mi ritengo molto fortunato perchè faccio il musicista per vivere, ed è quello che volevo, sento che devo ridare qualcosa indietro alla vita come in una forma di ringraziamento.
Perchè secondo te chi ha questo onore e questo privilegio di vivere di musica a livello internazionale non si impegna, non si espone, non si impegna per iniziative come questa?
Eh bella domanda direi… io vorrei che qualcuno lo facesse. Ognuno è libero, vivendo in democrazia, di fare le proprie scelte e vivere come preferisce, ma non ne ho idea.
Quello che trasmetti, quello che mi arriva, è che hai una forte spinta, una forte energia da dentro che ti porta a fare questo. Si sente davvero che ci credi e lo vuoi. Come scegli gli eventi, le attività a cui la tua fondazione partecipa
Lascio che sia la sincronia delle cose a scegliere che le situazioni succedano, che gli eventi accadano. La cosa bella per me è che sono nella posizione per cui queste cose possono accadere, ed è una bella posizione. Posso portare una band, produrre una serata. Sono fortunato, non devo aspettare che le situazioni si presentino, ma posso proporle. In passato con il mio manager abbiamo creato eventi appositamente, posso essere libero di decidere di far accadere qualcosa. E’ bello anche che un mio fan, un fan della mia musica, mi proponga una serata di beneficenza e che io dica “certo, che bello”.
Come sei entrato a contatto con il Centro Clinico Nemo (http://centrocliniconemo.it/) e quanto SLA e SMA sono parte della tua vita? Hai un coinvolgimento personale?
Assolutamente no, è un argomento nuovo per me. Ho visitato il Centro, ma non avevo idea di cosa mi aspettasse. E’ una situazione totalmente nuova per me, che si è presentata per caso e non avevo idea di cosa fosse. Mi hanno proposto questa serata mi è piaciuta la motivazione, il fine della serata, e con entusiasmo la farò.
Hai avuto una grandissima carriera dai Guaranteed Pure, Siltskin, Genesis e Cut e poi la tua carriera solista. Usando la tua voce come minimo comun denominatore fra tutti questi progetti, cosa li accomuna?
Poco tempo fa ho suonato con un pianista jazz, uno dei più famosi in Polonia, ho suonato un pezzo di Billy Joel e la gente era sorpresa che io cantassi quel tipo di canzone, che sembra non sia affine al mio mondo, ma in realtà tutta la musica bella lo è. Quando ho suonato a Milano anni fa ho fatto ovviamente i pezzi dei Genesis, ma ho anche scritto per Armin Van Buuren, famoso Dj, ho suonato con Dolores O’Riordan dei Cranberries sempre qui a Milano. Per me la cosa più importante è la mia voce, questa è quella che ho, questo è quello che posso fare. Mi piace cantare belle canzoni, non importa siano jazz, blues, soul o altro. Mi piace la musica melodica, la musica passionale ungherese, mi piace la musica che dia emozioni indipendentemente che sia classica o rock.
Cosa hanno significato per te i Genesis nella tua carriera? Eri già loro fan o sei finito nel progetto per le famose sincronie… situazioni di cui parlavamo prima?
Non ero un super fan, ma neanche un neofita, diciamo una via di mezzo. Avevo “Abacab” e “Genesis” come loro album. Quando sono entrato nei Genesis era il momento top della carriera e a quel punto era difficile distinguere quale canzone era dei Genesis e quale fosse di Phil Collins. Quando ho iniziato a cantare con loro e ho scoperto di più della loro musica sono diventato molto più fan. Collaborando, lavorando a stretto contatto ovviamente con Steve Hackett, ho scoperto parte della loro musica degli inizi a cui non avevo dato la giusta attenzione che meritava. Ma a me piace continuare ad imparare, a scoprire nonostante io abbia oggi 47 anni.
Hai avuto diverse collaborazioni importanti da Joe Jackson, Dolores O’Riordan citata prima, RPWL, Pink Flyods, Scorpions. Vorresti cantare con qualcuno in particolare?
Bruce Springsteen!!! Quando ero ragazzo mio padre suonava Neil Young, Bob Dylan, Bruce Springsteen, Jackson Browne quindi questa musica scorre nelle mie vene, è nel mio sangue, nel mio DNA. Come cantante dal vivo, come Rock Show è in assoluto il migliore. E’ incredibile quello che continua a fare, i suoi lunghi live. Amerei stare sul palco con la E-Street Band, è un peccato che Clarence Clemons sia scomparso, sarebbe stato bellissimo suonare con lui.
Che musica ascolti abitualmente?
Il mio primo amore musicale è stato David Bowie. Mi piacciono i cantautori che ho nominato prima, ma i miei ascolti sono cambiati nel tempo. Nel ’90 Eels, Radiohead e i Live. In tempi più recenti Ryan Adams e musica più acustica; forse per questo il mio ultimo album è acustico.
C’è una domanda che vorresti ti facessero e che non ti hanno mai fatto?
Questa è una ottima domanda… proprio per ultima dovevi farmela? Ci sarebbe qualcosa di politico di cui parlare ma non sarebbe cool… per un musicista. Sono preoccupato dall’aumentare delle frasi, dei commenti che arrivano da destra, questo mi fa veramente paura. Potrebbe essere pericoloso parlarne, ma io non voglio questo tipo di società in nessuna società, lo vedo in Polonia dove vivo, lo vedo in nella mia patria di origine e questo significa isolamento e non capisco la logica di questa cosa, perchè sarebbe meglio stare tutti insieme.
Grazie mille davvero per il tuo impegno, la passione e il tempo che ci hai dedicato.
Sul Palco il 17 ottobre, prima di Ray Wilson, si esibiranno gli Anderson Council Tribute Band dei Pink Floyd, che hanno già partecipato ad iniziative benefiche per Medici Senza Frontiere ed Emergency.
Apertura cancelli ore 18.00
per info e prevendite facebook.com/ray4nemo e www.mailticket.com
Vi invito a visitare e mettere mi piace alla pagina https://www.facebook.com/ray4nemo/?fref=ts per promuovere e condividere con i Vostri amici questa splendida iniziativa.
Intervista a cura di Valerio Vergani per Urbanweek
Ritratto del Live Painter Andrea Spinelli
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