Musica
Il Concerto: Lo Stato Sociale a Catania
Ciao miei cari! E’ finalmente arrivato il momento di parlarvi di un incontro a cui puntavo da tempo. So che li amate tantissimo, quindi da quando è uscito il loro ultimo album L’Italia Peggiore, aspetto di incontrarli per voi.
Abbiamo fatto in modo di andare a fare festa con Lo Stato Sociale, perchè di questo si tratta, una bella festa, tra persone che si incontrano lì per caso e si scoprono simili in un mondo che non va! Una marea di gente in fila ad aspettare l’apertura del locale…
Finalmente inizia il concerto e veniamo subito rapiti dall’esibizione dei Magellano, duo elettronico di Genova che promette molto bene, a dimostrazione del fatto che la famiglia Garrincha sta sfornando un successo dopo l’altro. E’ arrivato il momento, si sposta una tenda e Lo Stato Sociale entra in sala proprio accanto alla mia postazione.
Vengo letteralmente schiacciata dai fan. Un boato!
Ci divertiamo a riconoscerci nei testi dello Stato, ma alleniamo anche i nostri cervelletti nei momenti in cui si affrontano temi seri. Loro parlano al pubblico, spiegano le loro canzoni e trattano temi sociali, “perchè la politica è bella, anche se negli ultimi anni ce l’hanno fatto dimenticare”. Ma spesso il modo di trattare questi temi è divertente, come nel caso della improbabile coppia Alberto-Lodo che si bacia alla faccia di Giovanardi.
Divertentissimo il balletto sulle note di Questo è un grande paese, perchè in fondo si può parlare di temi seri senza annoiare il pubblico, come a voler dire: il mondo fa schifo e noi ci balliamo su! Altro momento magico è stato quello in cui Lodo ha raccontato la sua ultima volta a Catania, storia che avevo spesso sentito in giro e che nel mondo indie catanese è quasi leggenda…ovviamente non ve la racconterò, perchè, per scoprire questi piccoli segreti, ai concerti ci dovete andare e non aspettare sempre che io ve li racconti!
Lo Stato Sociale è sicuramente il fenomeno indie degli ultimi tempi, ma purtroppo l’amore dei fan non è bastato ad impedire al gruppo di vivere dei momenti difficili lungo questo tour. Infatti a loro è capitato quello che nessuna band vorrebbe capitasse mai. All’uscita dal concerto di Roma 4 dei loro fan sono stati picchiati, ancora non si sa bene se per ragioni ideologiche o perchè ormai i fan club stanno diventando peggio delle tifoserie degli stadi.
Non è mancato un pensiero per quei fan durante il concerto ed è stato bello il modo in cui hanno chiesto ai loro detrattori di elevare il livello di questa rivalità scrivendo delle canzoni ancora più belle e lasciando perdere i linciaggi mediatici: “perchè se sei solo davanti ad un computer e scrivi una cazzata non è come al bar, non c’è nessuno lì accanto a te che ti dica che sei un coglione “…Più canzoni, meno rompicoglioni, insomma!
Ancora qualche brano e la festa finisce…ma anche no! Neanche dieci minuti dopo l’esibizione, i nostri bolognesi erano in mezzo alla gente a divertirsi con i fan, fare foto e firmare autografi!
Ah, quanto è bella la semplicità e la simpatia! Come voi ormai saprete ai concerti cerco nei vostri visi per carpire quello che provate. Ieri sera eravate davvero belli, felici e in festa!
Ve le siete date di santa ragione, eh? Sotto il palco non si capiva nulla e loro spesso vi si buttavano addosso per la vostra assoluta felicità. Sono addirittura scese delle lacrime di gioia tra voi e vi ho visti rivivere le vostre storie nelle canzoni dello Stato, vi si leggeva negli occhi! Così ho capito il segreto del gruppo: l’empatia!
Perchè in fondo quello che ci si aspetta dalle canzoni è di trovare le parole ai sentimenti che non riusciamo ad esprimere. Si torna felici a casa, un po’ doloranti dalle botte prese, con ogni livido che ti ricorda una canzone! A questo punto prendo la borsa del ghiaccio e vi do appuntamento al prossimo live!
Presto le foto del concerto sulla nostra pagina facebook:
Urbanweek Redazione!
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Egle Taccia
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