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Musica

Il Concerto: Dear Jack al Palasport di Acireale

Redazione Urban

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Urbanweek mi ha inviata a scoprire i segreti della band vincitrice del premio della critica nella scorsa edizione di “Amici”!
Inizio il mio report raccontandovi di come, entrando al palasport, ho rischiato di essere quasi travolta da una folla di ragazzine urlanti, che cercavano di accaparrarsi il primo posto, per poter vedere da vicino, e magari toccare, i loro idoli!
Il palazzetto era pieno di adolescenti, addirittura bambine, accompagnate da genitori e nonni. Mi sono sentita subito fuori posto! Come sapete io sono un’amante della musica rock/alternativa, quindi trovarmi lì era qualcosa di alquanto irreale per me, ma si sa che le vie di Urban sono infinite e che la mia missione è quella di darvi sempre informazioni dettagliate su qualsiasi fenomeno musicale, quindi ho affrontato con la mia solita attenzione anche questa sfida!

 
Iniziano ad urlare! Ci siamo! Sono dietro il tendone! Appaiono i primi quattro, si posizionano, parte la musica e appare lui, il loro Alessio, col suo immancabile ciuffo! Delirio! Mi sono chiesta come avrebbero fatto a portare avanti uno spettacolo di un’ora e mezzo, visto il repertorio così scarno, ma dopo il primo brano ho capito che avrebbero riproposto moltissime cover…a dirla tutta sono state più le cover che i pezzi inediti, ma questo ha reso interessante l’esibizione anche per i genitori/nonni presenti in sala e a dire il vero anche per me! Mossa studiata? E allora giù con Celentano, Oasis, Bindi (sì hanno fatto anche un suo brano!), Coldplay, Elisa, U2 e così via!
Pensavo di trovarmi davanti a dei ragazzetti poco capaci di reggere un’esibizione di questo genere, vista la loro giovane età, ma mi sono dovuta ricredere, almeno per quel che riguarda la band! Musicisti di grande livello, soprattutto il batterista a cui va un plauso particolare, si sono trovati ad esibirsi su pezzi storici del patrimonio internazionale, riarrangiati per la band, senza far rimpiangere gli originali. Peccato per l’acustica che rendeva spesso difficile l’ascolto di Alessio Bernabei, voce del gruppo, troppo spesso sovrastata dagli strumenti. Belle anche le cover in acustico.
Ma veniamo alle note dolenti, i brani inediti. Ho notato poca originalità nei testi; brani troppo adolescenziali, che non permettono per adesso di rivolgersi ad un pubblico adulto e che rendono sprecata la bravura dei musicisti, che meriterebbero canzoni migliori, anche al livello di arrangiamenti. Parliamoci chiaro, il potenziale della band c’è, purtroppo però il lavoro fatto sul gruppo è deludente. Presentarli come una costola dei Modà non rende giustizia a questi ragazzi, che per chissà quanto tempo dovranno scontare la partecipazione al talent! Mosse troppo studiate, interazioni col pubblico poco naturali, hanno reso la tenuta del palco un po’ deludente per un gruppo che se si fosse formato fuori dai media, probabilmente adesso si esibirebbe in location più piccole, ma davanti ad un pubblico più esperto.
Verso il finire del live parte il brano trainante della band Domani è un altro film, unico pezzo veramente interessante dell’album; bella ballata che preannuncia quello che potrebbe diventare il futuro della band. Ci salutano con i bis dei tre pezzi più noti, con un’esplosione di consensi dalle loro piccole fan e con la promessa di non separarsi mai!
Speriamo che il potenziale di questi ragazzi non vada sprecato e che col tempo e con i prossimi lavori riescano a far dimenticare le proprie origini televisive, per lasciar spazio ad una maggiore consapevolezza e maturità.
Egle Taccia
 
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