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Best New: Materianera
Un’avvolgente voce femminile. Un produttore e musicista eclettico e versatile. Un dj-produttore e sperimentatore. Queste le tre anime dei Materianera, un nuovo progetto di tre artisti torinesi che da poco hanno pubblicato il singolo “Supernova” anticipando l’uscita a dicembre dell’Ep. La musica dei Materianera presenta un ottimo connubio tra mondo della musica black e quello dell’elettronica con synth e drum machine. Li conosciamo meglio nell’intervista che segue.
Chi sono i Materianera e perché si chiamano così?
I Materianera sono Yendry Fiorentino, Davide Enphy Cuccu e Alain Diamond.
Il nome Materianera fa riferimento alla materia oscura, che in cosmologia definisce l’ipotetica componente di materia che non è direttamente osservabile. Il nome è stato scelto perché siamo affascinati da tutto ciò che riguarda il cosmo.
Quali le anime dei componenti e come si mixano nel progetto?
Le anime dei componenti sono molto diverse tra loro, ma allo stesso tempo affini. C’è una parte melodica, la voce di Yendry, che è l’ingrediente base. Alain è la nostra componente ritmica: da sempre nel mondo della dance music, nel progetto si occupa di programmare le Drums Machine e i beats. Il tutto viene poi amalgamato da Davide, che con i suoi synths analogici plasma e definisce il suono della band.
Il singolo “Supernova” a parer mio è davvero interessante, cosa dobbiamo aspettarci dal resto dell’Ep? Quanti brani includerà?
L’Ep contiene quattro tracce principali, un intro, un outro e un remix di una traccia.
Il singolo “Supernova” è la song con sonorità più pop. E’ stato il primo brano sul quale abbiamo lavorato e ha avuto un lungo periodo di gestazione. Eravamo nella fase in cui si definiscono le dinamiche del gruppo e soprattutto eravamo alla ricerca del nostro Suono. Il resto dell’Ep ha avuto uno sviluppo più rapido e ha sonorità meno morbide e più incisive, con una componente elettronica molto evidente.
Yendry, hai partecipato ad X Factor, come giudichi questa esperienza? Cosa ti ha lasciato?
L’esperienza di X Factor, nel 2012, è stata una specie di rito di iniziazione per me. Per la prima volta ho visto la musica come un lavoro a tutti gli effetti e in un istante preciso di quel periodo ho deciso che avrei fatto questo nella vita. Poco dopo ho anche stabilito che non avrei più fatto nulla di ciò che non mi rappresenta o che non mi piace. E’ questione di coraggio…e quando ti trovi a diciotto anni in una realtà come quella di un talent, diventi coraggioso tutto d’un tratto. Quindi, come esperienza mi è servita tanto, eccome, ha dato il via al mio processo di crescita personale e mi ha lasciato un velo di “malizia” che prima non avevo, intesa nel senso positivo del termine.
La vostra città è Torino, che aria si respira nella scena musicale?
Torino è una città meravigliosa per molti aspetti, sopratutto per quello artistico musicale.
Stiamo parlando di una città nella quale sono nati Africa Unite, Bluebeaters, Linea 77, Subsonica per citarne solo alcuni. Una città dove succede sempre qualcosa di interessante, dove quasi ogni sera puoi trovare un concerto o un Dj set. Una culla perfetta dalla quale sta nascendo un’interessante New Generation della quale siamo orgogliosi di fare parte.
Federica Monello
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