Notizie Flash
Home / urbanpress ok / I Diecicento35 sono cresciuti nella periferia torinese di Mirafiori Sud

I Diecicento35 sono cresciuti nella periferia torinese di Mirafiori Sud

I Diecicento35 sono cresciuti nella periferia torinese di Mirafiori Sud e da essa hanno tratto il loro nome usandone il cap. Il loro primo disco è “Il Piano B” pubblicato a giugno, mentre nel 2012 avevano messo fuori l’ Ep autoprodotto “Alba”.  “Il Piano B” racconta della loro vita tra musica, lavoro e università con un rock elettrico e diretto. Conosciamoli meglio con quest’intervista.

Ciao, raccontateci la vostra storia.

Diecicento35 è un progetto che nasce nel 2009 e prende il nome dal codice di  avviamento postale di Mirafiori Sud, luogo in cui siamo nati e cresciuti anche artisticamente.

L’Emersione Festival, il Mei e il Reset, sono stati i primi palchi importanti che avete calcato. Cosa ne pensate della realtà dei festival?

I festival sono una realtà molto importante per noi, puoi non esser conosciuto da nessuno e riuscire comunque a vendere tutte le copie che ti sei portato dietro. Condividi il palco con altri musicisti, fai amicizia e si crea rete, in casi fortunati riesci anche ad intrufolarti nel camerino dell’headliner, magari lasciandogli il tuo disco.

A quale vorreste assolutamente partecipare?

Il festival di Sanremo, la risonanza che può dare questo festival è sicuramente una delle più forti.

 Chi scrive i testi? Nascono prima questi o la musica?

Quando si è stimolati a scrivere, le canzoni vengono da sole. Una volta prima la musica, un’altra volta prima i testi, è difficile comandare l’ispirazione del nostro Marco Bressello.

“Il piano B” racconta la vostra storia? Quale sarebbe stato il “Piano A”?

Il piano b è la nostra storia, è l’insieme di tutti nostri sogni e delle nostre emozioni. Purtroppo la musica non ci permette ancora di vivere di essa, io lavoro come fonico e animatore di un centro Giovani a Mirafiori, Carola fa la commessa, c’è chi è istruttore sportivo e chi studia al Politecnico. La musica è il nostro “piano B”, come il titolo del nostro cd. Tutti dovrebbero averne uno e coltivarlo come rifugio dalla routine quotidiana

La vostra musica, quella italiana e la scena torinese. Quali le analogie e quali le differenze?

La nostra musica è italiana, ed è la prima cosa che sottolineiamo quando ci presentiamo. Il genere che facciamo è un rock/pop che sta a cavallo tra la realtà underground e quella mainstrem, la musica di Torino gioca un ruolo fondamentale nelle nostre influenze perchè sotto sotto è quella che ascoltiamo di più.

Dove possiamo ascoltarvi?

Con un disco fuori, il nostro obiettivo è quello di farlo arrivare a più orecchie possibili. Per ascoltarci consiglio di seguire la nostra attività live sulla nostra pagina Facebook, altrimenti il disco è disponibile all’ascolto su Spotify.

 

Federica Monello

 
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html

Di Amministrazione

Controllare

Carmen Consoli è così, manca per più di quattro anni dalle scene musicali, poi ritorna …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *