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Best New: Deadstar

Redazione Urban

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Deadstar, alias Enrico Petrelli, si muove tra la produzione e il cantautorato lavorando tra Parigi e Roma. Ha iniziato la sua carriera come dj per Radio Radio e Rai International. L’incontro artistico con Amanda Lear, della quale ha prodotto un disco, lo ha portato a duettare con lei nel singoloSomeone else’s eyes“. Amanda lo ha definito ” il nuovo Peter Gabriel”, per la poliedricità dei suoi talenti. Conosciamo meglio Deadstar in quest’intervista.
Ciao, mi incuriosisce sempre sapere cosa c’è dietro alla scelta di un nome d’arte. Perché Enrico Petrelli in arte diventa Deadstar?
Perché in questa epoca in cui tutti si chiamano con il nome e cognome, volevo tornare ad un’idea Pop-anni 80, e “creare” un nome, unico, d’Artista. Dead rappresenta il lato scuro, meditativo, Star il lato solare, divertente, giocoso.
Ti muovi tra la produzione discografica e la musica che componi tu, inoltre hai iniziato la carriera come dj. Ti senti più produttore o cantautore?
Produrre è un processo più complicato, ma più organizzativo, sempre creativo ma con un lato in cui devi essere determinato a dirigere altri artisti anche quando fanno “i capricci”. Cantare mi emoziona, mi prende l’anima, è diverso.
Come è stato lavorare al fianco di un’artista come Amanda Lear?
Non riesco neanche a spiegarlo. Quando lavori con Amanda “respiri” un’aria diversa, sai di avere davanti una STAR e non perché è un nome: ha qualcosa in più , un grande talento, una geniale follia, e molta ironia.
Noto che lavori sempre a fianco di belle donne. Che mi dici della collaborazione con Lory del Santo per il brano “The Lady?
É nata per caso, ed è stata molto buona. Anche Lory ha il suo talento creativo, è una donna che azzarda, che osa, e che va oltre. 
Che ruolo hanno le donne nella tua musica e nelle tue composizioni?
Senza le donne, biologicamente tali o non (lol) io non avrei fatto o non farei nulla. Alle donne devo tutto: le mie gioie, i miei dolori, le mie composizioni. Ho scritto tutte le mie canzoni pensando a delle donne, anche quando si chiamavano Mario (lol, scherzo!).
Quali i tuoi prossimi progetti?
Un cd di cover pop-dance anni 80 e 90 in chiave acustica “Songs to make love”, arrangiato insieme al musicista, amico e “compagno di merende” Paolo Castellani, un duo ”They want to take me back home” con Greta, una giovane cantante italiana, che interpreta molto bene in inglese.
 
Federica Monello
 
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