Addio a Keith Flint
Il frontman dei Prodigy si è tolto la vita nella sua casa di Dunmow
“The news is true , I can’t believe I’m saying this but our brother Keith took his own life over the weekend, I’m shell shocked , fuckin angry , confused and heart broken ….. r.i.p brother Liam”
Queste le parole affidate ad un post su Instagram di Liam, compagno di band, ancora scioccato dalla vicenda. Le prime indiscrezioni arrivano nel web già dalla mattinata, successivamente confermate dal post del profilo ufficiale dei Prodigy: Keith Flint si è suicidato a 49 anni nella sua abitazione nell’Essex. L’ennesimo esponente di una generazione che ha avuto ed ha tanto da dire che muore e lascia tutti senza parole.
I Prodigy sono nati nel 1990 proprio dall’incontro di Keith Flint e Liam Howlett ad un rave party, dopo si aggiunge Maxim. Esponenti tra i più importanti della scena underground inglese, sono arrivati al pubblico di tutto il mondo, ispirando un’intera generazione e vendendo più di 30 milioni di dischi. Una carriera quella dei Prodigy fatta di provocazioni e ribellione al sistema, più di un videoclip è stato rifiutato da parecchie emittenti televisive nel mondo per la presenza di contenuti violenti. Hanno scatenato l’ira della critica e delle associazioni di genitori in parecchi paesi, la loro musica è stata sicuramente il grido di protesta per molti ragazzi che negli anni novanta si affacciavano all’adolescenza. Enormi macchine da palco, hanno seminato concerti in tutto il mondo, lo scorso novembre anche in Italia. Negli ultimi mesi il silenzio, poi stamattina la terribile notizie del rinvenimento della salma di Keith dopo una telefonata alla polizia britannica, che arrivata a destinazione pochi minuti dopo, ha potuto solamente dichiarare il decesso. La morte di Keith lascia nello sconforto e sconvolge parecchio.