Musica
Live Report: L'Officina della Camomilla @ Cap10100
La data torinese de L’Officina della Camomilla è stata segnata dall’imprevedibilità. Inizialmente il live doveva essere ad aprile ma poi è stato spostato al 13 maggio, ma fin qui nulla di anormale, sono cose che capitano. Il secondo imprevisto si è abbattuto sull’Officina insieme allo scarso senso di legalità di qualcuno. La sera prima della partenza in direzione Torino, il gruppo ha infatti subito un tentativo di furto al furgone. Niente è stato trafugato, perché il mezzo era vuoto, però questo non era più utilizzabile. Il terzo imprevisto è stato di natura tecnico-temporale e ha colpito invece gli spettatori, per la maggior parte adolescenti. Per problemi tecnici il concerto è iniziato in ritardo, poco dopo la mezzanotte, tra le facce poco contente di chi non poteva restare oltre una certa ora.
Tutti questi imprevisti non hanno però segnato la qualità del live, atteso da un pubblico piccolo in numero ed età, ma carico e partecipe. Ad aprire la serata sono stati i torinesi Nova Lumen, che dopo quattro pezzi hanno ceduto il palco a L’Officina della Camomilla.
Le note di “Palazzina Liberty” ci hanno presentano il loro ultimo lavoro e hanno fanno ondeggiare i ragazzi. Il live si è diviso tra pezzi meno recenti come “Agata Brioches”, “Un fiore per coltello” e pezzi nuovissimi come “Penelope” ed “Ex Darsena”. Buona la sintonia tra i membri del gruppo che si sono lasciati andare in duetti. I ragazzi presenti al concerto saranno stati pure pochi, ma si sono scatenati pogando e cantando per la maggior parte del tempo.
Federica Monello
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