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Best New: Chat Noir

Redazione Urban

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I Chat Noir tornano in veste rinnovata con Michele Cavallari al pianoforte e tastiere, Luca Fogagnolo al contrabbasso, elettronica e fiati e J.Peter Schwalm alle tastiere , elettronica e chitarre.  Il nuovo lavoro, intitolato “Nine Thoughts For One Word”, rappresenta il passo più avanzato del loro cammino artistico intrapreso, ormai, da un decennio a questa parte: conosciamoli meglio con questa intervista!
 
 
A due anni dalla pubblicazione di “Elec3Cities”, tornate con un nuovo album, “Nine Thoughts For One Word”: quali sono le contiguità e le differenze rispetto al passato?
 Le differenze rispetto al passato sono evidenti, e sono il risultato di due eventi principali. Uno è la continua evoluzione del nostro stile, che non si è mai ancorato a un particolare genere. Un altro elemento importante è il fatto che “Nine Thoughts For One Word” è il primo album senza il nostro storico batterista, Giuliano Ferrari. Il risultato più evidente è che l’elettronica è più prominente rispetto al passato. Ma nel contesto dell’evoluzione che il nostro stile ha subito negli anni credo che si possano facilmente identificare aspetti di continuità. Uno su tutti, la presenza di struttura e melodia come fondamenta della nostra musica.
 
Il nuovo lavoro vede la partecipazione del compositore elettronico tedesco J.Peter Schwalm: come è nata questa collaborazione e in che modo ha influenzato i nuovi brani?
 Abbiamo conosciuto J.Peter Schwalm in un festival in Norvegia. Il suo gusto musicale ci ha subito colpito. Quando la line-up del gruppo è cambiata, è stata una scelta naturale proporgli una collaborazione. Il suo apporto è stato fondamentale per il nuovo album. Non si è trattato semplicemente di sostituire la batteria acustica con l’elettronica, che comunque era già parte integrante del nostro vocabolario. Il ruolo di J. Peter è  stato di co-producer del nuovo album. Abbiamo sempre discusso insieme strategie e arrangiamenti per finalizzare i brani di “Nine Thoughts For One Word”. Il gusto ambient/minimal di J. Peter si è mescolato con la nostra visione che ha come background il jazz e rock psichedelico, per dare origine a un prodotto ibrido di ampio spettro, che spazia da atmosfere rarefatte a un suono techno. Oltre a J. Peter, è stato fondamentale il contributo di Daniel Calvi, che ha registrato tracce di chitarra in quasi metà dei brani dell’album.
 
Qual è l’idea di fondo che lega le tracce che compongono “Nine Thoughts For One Word”?
Il titolo è una citazione di Confucio. Racchiude l’idea di minimalismo dal punto di vista dell’espressione musicale, ma è anche un riferimento al nostro modo di relazionarci e alla nostra avventura come band.
 
Rispetto al mercato discografico italiano come si inserisce la vostra esperienza artistica?
 È una domanda difficile, specialmente se la chiedi a persone che vivono in USA o Germania come noi! Quello che possiamo dire è che sicuramente in Italia c’è una scena musicale underground che viene dal jazz, ma ha contaminato questa tradizione con un suono che si avvicina al rock, all’elettronica, al noise o alla classica contemporanea. Questa contaminazione, originata dai paesi del nord Europa, ha preso piede parallelamente in diverse regioni che ne hanno assorbito e rielaborato i contenuti mescolandoli alle tradizioni locali e al gusto personale.
 
Come nascono i vostri brani? Avete una precisa metodologia operativa?
 Così come “Elec3Cities”, “Nine Thoughts For One Word” è  stato realizzato attraverso uno scambio di sessions utilizzando sistemi “cloud”. Per ragioni pratiche, solitamente si parte da un’idea piuttosto strutturata di brano iniziata da uno di noi, e poi arricchita dal contributo degli altri. Luca ed io abbiamo avuto un ruolo maggiore nel “gettare il seme” di quelli che sono diventati i brani dell’album. Ma il risultato finale, ha preso una forma sonora talvolta completamente differente rispetto alla bozza iniziale. Si è trattato, come sempre per noi, di un approccio corale in cui ogni musicista ha piena libertà di contribuire e di plasmare i brani secondo il proprio gusto personale e i feedbacks degli altri.
Dove potremo sentirvi live?
 Speriamo presto in Europa. Stiamo organizzando la promozione live di “Nine Thoughts For One Word” per il prossimo autunno/inverno. Troverete coordinate sul nostro sito www.chatnoir.it e su www.facebook.com/chatnoirband
 
 
 
a cura di Laura De Angelis
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