Musica
L'Intervista: Ilenia Volpe
Energia, rock e profondità d’animo sono le caratteristiche che contraddistinguono Ilenia Volpe. Il suo esordio è stato l’EP “Radical chic un cazzo” prodotto da Giorgio Canali, dal quale ha imparato cosa vuol dire essere musicista. Il nuovo disco, che uscirà il 15 aprile, è un concept dal titolo “Mondo al contrario” dal quale ha estratto il singolo “Maledetta bellezza”.
Ciao! Quando hai capito che fare musica sarebbe diventato il tuo lavoro?
Quando ho perso il precedente: tutto meno romantico del previsto!
Come è stato lavorare con un artista del calibro di Giorgio Canali per “Radical Chic Un Cazzo”?
Anarchico e liberatorio. Con lui ho capito la differenza tra l’essere musicista e fare il musicista. Lui lo è e lo fa quando e come vuole.
Perché questo è un “Mondo al contrario”?
Perché il fuoco rappresenta la guerra, l’aria e l’acqua inquinamento e sporcizia. E la Terra ha più di un motivo per girarci le spalle.
Il videoclip di “Maledetta bellezza” tratta temi importanti, dalla violenza alla sofferenza che viene superata grazie ad un’amicizia immaginaria e quindi alla pazzia. Sullo sfondo c’è la bellezza, riflessa su uno specchio, che muta. Perché la bellezza è maledetta?
È il punto di vista della persona che ha scritto il testo, che da anni soffre di schizofrenia. La maledizione di una bellezza si nutre della paura di viverla.
In quanto donna in un mondo in prevalenza maschile, quello del rock, sei mai stata in qualche modo discriminata?
Assolutamente no. Suono da anni quasi solo con uomini e ho sempre notato una signorilità mai richiesta e mai dovuta. Nessuna principessa e nessun cavaliere, solo persone con un’ottima dose di rispetto 🙂
Federica Monello
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