Seguici su

Musica

Best New: NewTella

Redazione Urban

Published

on

I NewTella sono un gruppo con un nome dai rimandi dolcissimi ma con un significato più profondo. La loro musica è un viaggio attraverso la storia delle maggiori correnti musicali. “Spoon”, il loro disco d’esordio, è il luogo dove avviene questo viaggio. A rendere internazionale il gruppo è anche la sua formazione, due genovesi e un americano. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con loro, buona lettura!
 
NewTella sta per Nutella? Oppure ho un calo di zuccheri io e vedo Nutella ovunque?
Entrambe, no dai, scherziamo. Sì “NewTella” rimanda alla nutella, qualcosa che ricorda l’Italia in tutto il mondo, ma è anche riferimento alle parole “new teller”, cioè un nuovo raccontatore.
Da un gruppo di amici siete diventati un gruppo musicale, come è avvenuto questo cambiamento? Ha portato conseguenze nella vostra amicizia?
La passione per la musica ci ha spinto ad iniziare questo progetto e a portarlo avanti, nonostante le difficoltà. Questo in ogni caso non ha mai cambiato i nostri rapporti di amicizia, perché abbiamo affrontato seriamente il lavoro che svolgiamo senza coinvolgere i nostri sentimenti personali all’ interno di esso. É difficile ma ciascuno di noi è motivato anche dalla serietà degli altri due.
Quali sono i vostri ruoli nella composizione di un brano?
In realtà, nessuno ha un ruolo definito nella composizione, ma ognuno dà il suo contributo per rendere il brano unico. Per noi comporre una canzone, è come far crescere una pianta, della quale tutti i membri si prendono cura con tutto il tempo necessario.
Ho avuto modo di ascoltare solo i tre brani disponibili sul tubo. Ho notato in “No toilet paper” e in “Daisies” la freschezza del rock americano a cavallo tra gli ultimi anni ‘90 e i primi del 2000. Mentre in “Kaleidoscope” un rimando agli anni ‘70. “Spoon” si basa su queste due correnti musicali?
Non esclusivamente su queste due, se si ascoltano tutti gli altri brani dell’album se ne possono notare molte altre. In realtà, “Spoon” è come una raccolta di brani che raccontano il viaggio musicale che abbiamo intrapreso insieme. Una parte di questo disco è la ricerca di una nostra identità.
Nel video ufficiale di “No toilet paper” avete messo i sottotitoli del testo in italiano, come mai questa scelta? Perché cantate in inglese?
I sottotitoli nel video sono stati una scelta della produzione, per far capire più facilmente al pubblico italiano di cosa parlavamo nella canzone, che dal titolo può sembrare uno scherzo o una presa in giro, ma che in realtà, parla di argomenti più profondi.
Cantiamo in inglese, perché troviamo che sia la lingua che più si confà alle nostre canzoni e che permette di accedere ad un pubblico più vasto di quello nazionale.

Dove e quando potremo ascoltarvi live?
A breve, comunicheremo alcune date in Lazio e nel Nord Italia, ma niente di troppo ufficiale. Per questo vi invitiamo a seguirci sulla nostra pagina Facebook dove potrete trovare tutti i nostri aggiornamenti su date e live futuri.
 
Federica Monello
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html

Continue Reading