Musica
L'Intervista: Eugenio in Via Di Gioia
Loro li tenevo d’occhio da un po’. La scorsa estate ne ho sentito parlare molto bene dopo essermi incuriosita guardando una foto scattata al Meeting del Mare che li ritraeva insieme ai Kutso e a Lo Stato Sociale. Così ho cominciato ad ascoltarli e sono diventata una delle loro più grandi sostenitrici da quando ho ascoltato “Argh!”, il mio brano preferito dell’album (e il più citato da me durante i concerti degli altri), visto che anch’io come loro ho vissuto il dramma di arrivare in anticipo a un concerto e dovere attendere, attendere, attendere…Dovete arrivare presto!!! A parte le nostre comuni campagne sociali, devo presentarvi gli Eugenio in Via di Gioia!!! Si chiamano così grazie a un gioco di parole coi nomi e cognomi di tre dei componenti della band, ma uno era rimasto fuori e quindi…gli hanno intitolato il disco!!! Hanno cominciato dalla strada e questa gavetta deve avergli proprio portato fortuna, visto che poi di live sui palchi veri ne hanno fatti tantissimi e in poco tempo. Il pubblico li ama, la loro musica è trascinante e i loro testi di un’ironia spiazzante. Sentite cosa hanno da raccontarci, ma soprattutto guardate quanto sono stata brava a non fargli capire che sono una loro grandissima fan!!!
Da domani tornano in tour, non perdeteli dal vivo!
Ci raccontate la vostra storia?
Salve a tutti, noi siamo gli Eugenio in Via Di Gioia e siamo nati circa tre anni fa per le strade di Torino. All’inizio eravamo solo in tre, poi si è aggiunto il nostro bassista di fiducia, Lorenzo Federici, che ha dato il nome al nostro primo album.
Ve l’avranno chiesto sicuramente in tanti, ma visto che non lo so (bugia) ve lo domando anch’ io. Perché vi chiamate così?
Ci chiamiamo così perché Eugenio è il nome del cantante e chitarrista, Emanuele Via è il tastierista, mentre Paolo Di Gioia è il percussionista. Il nome deriva semplicemente dall’unione di nomi e cognomi dei nomi della band. Poi al quarto, siccome non rientrava nel nome della band, gli abbiamo dedicato il nome del cd… Siamo democratici!
Da Buskers siete riusciti a suonare in più di cento date e ad arrivare a canali di diffusione molto importanti. Cosa vi ha insegnato l’esperienza da artisti di strada?
La strada ci aiutato molto e quando abbiamo tempo andiamo a fare i buskers in giro. Ci ha dato una mano per la nostra spontaneità e naturalezza, oltre alla consapevolezza dei nostri mezzi; insomma la strada ci ha resi più sicuri di noi stessi.
Prendete il passato e lo reinterpretate in chiave moderna. Cosa o chi ha ispirato il vostro progetto?
Sicuramente i grandi cantautori del passato ci hanno ispirato molto, primo fra tutti Gaber. Poi siamo molto legati anche a Jannacci, soprattutto per la parte teatrale. Invece per la formazione sul palco ci ispiriamo molto ai Mumford and Sons, che noi stimiamo come progetto artistico.
Ci parlate di “Noi Adulti”?
“Noi adulti” è un brano che parla di profili di cani su facebook. Tra poco faremo uscire un videoclip girato interamente come fosse la home del più noto social network. Ci saranno grosse sorprese, vedrete!
“Argh!” dice che non è mai stato prudente arrivare in orario, giocando sul concetto di controtempo. Voi siete dei ritardatari?
Due di noi sono ritardatari, ma in realtà noi vogliamo andare contro l’abitudine della gente di arrivare in ritardo ai concerti. Ormai prima delle 11 non si può iniziare a suonare e tutto viene posticipato. Ecco semplicemente vogliamo iniziare a suonare alle 21, cosi andiamo a letto presto!
State lavorando a nuovi brani?
Si in questo periodo stiamo scrivendo i nuovi brani e qualcuno lo stiamo registrando. Non vediamo l’ora di farveli sentire!
Dopo tutto questo successo, sentite un po’ la pressione del prossimo album?
La pressione la sentiamo, ma vogliamo che sia uno stimolo per fare meglio il prossimo album!
State per tornare in tour, ci anticipate le prossime date?
Il 3 marzo saremo a Torino ospiti del Premio Buscaglione nella prima serata delle semifinali; poi suoneremo a Milano il 4 marzo, a Bologna il 17, a Firenze il 18, per arrivare a Roma il 19 e a Cesena il 22: tutte grosse città in questo marzo pazzerello! Non vediamo l’ora di cominciare.
Egle Taccia
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