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Musica

I Bachi Da Pietra a Catania! Un'esplosione di musica!

Redazione Urban

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Cosa si deve intendere per cantautorato? In Italia spesso con questo termine siamo soliti riferirci ad un genere preciso, che si rifà alla nostra musica d’autore, generalmente lenta e quasi interamente acustica. Pensare al metal, al rock, al rap e associarli a questa categoria è difficile, ma in realtà per definire artisti come i Bachi Da Pietra, non si può far altro che usare la dicitura di cantautorato metal, contaminato da suoni black, dal blues e dal rock.
La band,  lo scorso 19 Dicembre, ha portato la sua inconfondibile musica al Barbara Disco Lab di Catania, che ha ospitato appunto il duo fondato nel 2004 da Giovanni Succi e Bruno Dorella. Il loro debutto, avvenuto nel 2005, quest’anno li porta a festeggiare il decennale della loro carriera, occasione in cui hanno pubblicato Necroide, il loro nuovo album, che presenta suoni che spaziano dal metal, al rock, passando dal blues e lasciandosi contaminare dalla black music.
Salgono sul palco in due, ma nonostante siano accompagnati solo da chitarra e batteria minimale, riescono a travolgerci coi loro suoni e con la voce inconfondibile di Succi, come se sul palco ci fossero dieci elementi. Questi artisti magnifici hanno mantenuto un livello altissimo di energia e potenza per tutta la durata del live, travolgendoci e trascinandoci in quella che è la vera essenza del rock, in tutte le sue forme.
Sono cattivissimi, ci dicono che hanno sempre ragione loro, che sono lieti di vedere che abbiamo deciso di abbandonare i nostri comodi divani per andare ad ascoltarli e che di chi non è venuto non gliene importa assolutamente nulla. Il baco-pensiero sembra a volte voler ironizzare su quello che è il mantra del metal, sembra volere scuotere il pubblico dalle solite declamazioni da palco. Impossibile restare fermi con loro. Tra i primi brani eseguiti scopriamo la potentissima sassata, che ci hanno lanciato col loro ultimo album Necroide, ovvero Black Metal Il Mio Folk, che nonostante la recente pubblicazione, si è fatta largo immediatamente come manifesto della band.
La scaletta era composta da tutti i brani del loro ultimo album, accompagnati dai pezzi storici, che hanno reso celebre la band negli anni. Il loro susseguirsi ci ha regalato un live tiratissimo e vario. Impossibile per il pubblico stare dietro a tutta questa energia!
Il live si chiude con Paolo Il Tarlo, Tutta La Vita, Habemus Baco, Dio del Suolo e Haiti.
Assistere a un concerto che parla di passaggi tra vita e morte, di strani insetti e creature, è un modo insolito di spezzare la routine del periodo natalizio, ma ci ha fatto proprio bene!
Un rimprovero al pubblico catanese è d’obbligo, però. Mi aspettavo un’affluenza maggiore per questo live, che è stato di altissimo livello per tutta la sua durata. Sarà stata colpa delle feste, dell’inizio delle vacanze, o della dilagante disattenzione musicale, ma a mio avviso i Bachi non sono stati accolti come meritavano. Proprio per questa ragione il pubblico in sala ha cercato in ogni momento di essere all’altezza dell’energia che il duo ci ha regalato con questa esibizione meravigliosa.
Li aspettiamo presto per accoglierli come si deve!
Egle Taccia
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