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Un giro nell'Universo Elegante di Gianluca De Rubertis

Redazione Urban

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L’universo Elegante, nuovo album di Gianluca De Rubertis, è da pochissimo uscito per MarteLabel con il sostegno di Puglia Sounds Record.
Questo secondo lavoro è composto da 12 tracce in cui si riconosce il chiaro stile pop-cantautorale dell’artista, che tra collaborazioni e sperimentazioni, ci regala un lavoro compatto, elegante, ironico e magistrale; un misto tra sensualità ed esistenzialismo. Due sono le collaborazioni che accompagnano l’artista in altrettanti brani: quella con Amanda Lear e il divertissement con Mauro Ermanno Giovanardi.
Messe temporaneamente da parte le sonorità dream pop de Il Genio, L’Universo Elegante si dirige verso armonie che si divertono a rivisitare la musica classica, gli anni ’80 e un certo cantautorato italiano, per un sound ricco di pianoforti, hammond e sintetizzatori. I testi si muovono tra macro e microcosmo, si interrogano spesso su solitudine, amore, passione, dolore. De Rubertis ci conduce, con la sua elegante ricchezza dei testi, in un mondo tutto suo, fatto di tante piccole parti di un io, che si trova spesso impotente in questo immenso mondo.
Chiedi alla polvere è un brano che si interroga sui dilemmi esistenziali. In fondo chi siamo noi se non dei semplici granelli di polvere, che si muovono soli in questo universo, nella costante paura che un soffio di vento li porti via…Il secondo brano Mai più, è un bel duetto/dialogo con Amanda Lear sulla fine di un amore, con delle armonie ben architettate e dei crescendo che verso il finale sfociano in passaggi, che segnano quasi una congiunzione coi suoni sognanti de Il Genio. La vita è un sogno ci porta in un mondo incantato, dove la verità si trova in un bacio. A questo punto l’album cambia tema, o lo affronta in modo diverso, entrando nel vivo della passione con due brani sensualissimi. Labbracadabra si diverte a tirare fuori insoliti personaggi, che giocano tra amore e doppi sensi. Sotto la tua gonna è una ballata al pianoforte, che parla di una gonna, di come dal carnale si può arrivare allo spirituale. Racconta una storia d’amore, tanti attimi insieme che come tasselli compongono un bel puzzle.
Cos’è un ginocchio sbucciato per noi? Nulla. Ma nella mente di un bambino è quanto di peggio possa capitare. Brucia come brucia parla di paure infantili, di come anche in età adulta l’ignoto continui a spaventarci, della paura del nuovo, della consolazione domestica. Un’introduzione al pianoforte che ricorda tanto “La donna cannone” di De Gregori e una conclusione con un coro di angeli.
E’ necessario usare le parole per esprimere sentimenti? Quante melodie classiche ci hanno trasmesso emozioni, sentimenti, dolore, senza bisogno di usare neanche una sillaba? Chiaro di luna siderale ci racconta molto, nel suo silenzio strumentale, un pezzo di cuore dell’artista messo lì per noi, per chi sa ascoltare. Il vero viaggio nell’universo di De Rubertis.
Magnifica notte è una rivisitazione di un brano di Salvatore Adamo, che viene arricchita dalla collaborazione con Mauro Ermanno Giovanardi, un brano che racconta di una notte che cambia tutto, di una notte che nasconde un segreto, che l’alba svelerà. Fiorigami profuma di buono, un amore pulito accompagna un racconto fiabesco, dove la donna è vista come un fiore.
Il tempo ci cambia, cambia le cose, ma l’amore resta immutato, questo sembra dirci Cantico di una creatura.
Quante volte ci siamo chiesti Cos’è la vita. Un inno a quegli attimi che ce la rendono unica e meravigliosa, a tutto quello che ci sfugge; il brano è accompagnato da suoni delicatamente pop, che corrono, rallentano, si interrompono, un po’ come le nostre vite. Quello che resta è il brano perfetto per accomiatarci da questo lavoro. Dove sei mentre sono con gli amici e mi manchi? Mi manchi in ogni momento della giornata; quando sto male e non ci sei io sono diverso, ma non sono più io. Ci saluta così De Rubertis, dal buio di un amore finito, che racconta con la voglia di ridere della vita, anche quando la vita si prende gioco di te. Perchè bisogna essere forti anche se tu non ci sei.
Che dire di questo lavoro: eccellente! Non è facile unire la bravura nella scrittura alla bravura nella composizione, ma in questo De Rubertis sta sempre un passo avanti a tutti.
Brano del cuore: La vita è un sogno.
Egle Taccia
 
 
 
 
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