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Musica

Il report: Medimex 30/10/2015

Redazione Urban

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Come sapete Urbanweek ha seguito due giornate del Medimex, l’evento per eccellenza relativo a tutto ciò che gira intorno alla musica italiana.
Per la prima giornata, abbiamo avuto un reporter d’eccezione, Alessandro Di Paola.
Ecco il suo racconto!
MEDIMEX: La Musica è lavoro… o no?!
A cura di Alessandro Di Paola
“La Musica è Lavoro”. La scritta a caratteri cubitali, che suona quasi come una rivendicazione, sovrasta l’ingresso della Fiera del Levante di Bari, che anche quest’anno ospita il Medimex, vale a dire il salone dell’innovazione musicale promosso da Puglia Sounds, giunto ormai alla sua quinta edizione.
Dopo aver ricevuto il pass e facendo le veci di Egle Taccia, mi lancio in un primo giro di perlustrazione delle aree in cui si svolgono le varie attività che compongono il programma giornaliero del Medimex, percorrendo il corridoio centrale lungo il quale sono presenti i maggiori stand espositivi.
La mattinata si apre con un “incontro d’autore” dal gusto rock, vale a dire con l’intervista di Gino Castaldo ed Ernesto Assante, due dei maggiori giornalisti musicali italiani, a Gianna Nannini.
Saranno in tutto cinque gli appuntamenti di questo tipo durante l’arco della giornata, che vedranno avvicendarsi, tra lo stage 3 e l’arena, la cantante toscana, Lo Stato Sociale, Ensi, The Kolors – questi ultimi attesi da centinaia di ragazzine osannanti con genitori al seguito – e Vinicio Capossela.
I visitatori sono per lo più giovanissimi, vista anche la presenza di qualche scolaresca, e molti sono anche i componenti di band che sperano di trovare qualcuno che li possa ‘sponsorizzare’ nel mondo musicale.
Ammetto che vorrei disporre del dono dell’ubiquità per prendere parte ai molti incontri, showcase e dibattiti che si svolgono contemporaneamente in diversi spazi della fiera, e che mi costringono a dover fare una cernita.
Così, dopo essere passato a trovare gli amici di MarteLabel, una delle più quotate etichette indipendenti italiane, produttrice dei lavori di Una, Dellera e Gianluca de Rubertis – che incontro allo stand prima del suo rientro a Milano – mi dirigo allo stage 5 per lo showcase organizzato da ICompany e Ruvido Produzioni, che dal 2015 hanno preso le redini del concerto del 1 maggio di Roma.
Sul palco vengono presentate due band che hanno preso parte al contest della scorsa edizione, vale a dire i calabresi Musicanti del Vento e i siciliani NiggaRadio.
Passo poi allo stand di Soundreef, nuova interessantissima piattaforma che si occupa della gestione dei diritti d’autore in modo alternativo ma parallelo rispetto alla Siae, ovviamente presente anch’essa al Medimex con un mega padiglione.
Dopo una necessaria pausa panino-caffè, seguita da passeggiata tra i banchi dell’area dedicata ai vinili, i cui cultori oggi sono in rapida ascesa, a dispetto della fruizione della musica in streaming, mi avvio verso la Hall 1 per seguire uno degli interessantissimi panel dedicati agli addetti ai lavori, ma non solo.
L’argomento del dibattito, organizzato da Assomusica e a cui prendono parte alcuni dei maggiori organizzatori di musica live d’Europa, è la creazione di un circuito continentale che oggi, come sottolineato più volte dallo stesso presidente di Assomusica, Vincenzo Spera, potrebbe diventare un collante efficace all’interno di un’Unione che invece, a livello istituzionale e politico, vive una crisi profonda.
Conclusosi il panel, mi fiondo nell’area showcase per assistere ad un paio di esibizioni organizzate da Musicraiser, ad oggi la maggiore community che supporta la musica di artisti emergenti che possono finanziare i propri progetti grazie al crowdfunding. A passarsi il testimone sul palco sono Ruido, Slivovitz e Rita Zingariello.
Con un occhio rivolto al palco e l’altro all’orologio, alle 17 torno alla Hall 1 per quello che ha tutta l’aria di essere un dibattito dal potenziale esplosivo. Le mie previsioni di lì a poco verrann confermate.

La Fimi ha infatti organizzato un panel intitolato “View from the top. I CEO delle case discografiche raccontano la rivoluzione digitale”.

Moderato da Enzo Mazza, CEO di Fimi, l’incontro mette a confronto l’amministratore delegato di Sony Italia, Andrea Rosi, e quello di Universal Alessandro Massara.
Partendo dall’analisi del volume di vendite dei cd nel primo semestre del 2015, aumentato a dispetto delle previsioni e dall’incalzare del fenomeno streaming nella fruizione della musica da parte dei consumatori, soprattutto quelli in età più giovane, ci si è addentrati verso questioni più spinose, come quella della produzione di artisti emergenti – a detta di Massara un’operazione quasi sempre in perdita – fino alla difficoltà di inserire i brani delle nuove leve nei maggiori  palinsesti radiofonici italiani. Su questa questione è stato interessante l’intervento da parte di Dario Giovannini, presidente di Carosello Records, che ha voluto rimarcare il fatto che quando ci si trova di fronte ad emittenti che diventano anche case discografiche (Ultrasuoni) le carte in tavola cambiano per forza di cose. Insomma, si è arrivati ai previsti fuochi di artificio.
Poco prima di lasciare l’area della fiera, mi lascio immortalare con Vinicio Capossela, reduce da un lunghissimo firmacopie del suo “Il Paese dei Coppoloni” mentre ascolto in sottofondo il soundcheck della cantantessa Carmen Consoli, la cui musica sarà questa sera la ciliegina sulla torta di questa intensissima giornata. Insomma, la musica è davvero un lavoro!
Alessandro Di Paola
 
 
 
 
 
 
 
 
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