Musica
L'Intervista: Toromeccanica
L’innocenza dei 30 anni è il titolo dell’album dei Toromeccanica uscito lo scorso luglio e che sta raccogliendo consensi da parte di pubblico e critica. In questa intervista la band salentina, formata Gianpiero Della Torre (voce), Matteo Tornesello (chitarra), Ruggero Gallo (basso), Giorgio Maruccia (batteria) , ci svela qualcosa di più su di sé e su la propria musica!
Ma davvero i trentenni sono avvolti da un’aura di innocenza? Di cosa parlano i brani del vostro ultimo disco?
Nel nostro caso i trentenni sono ancora avvolti da un’aurea di innocenza, primo, perché fanno musica e sognano ancora di poterla fare per molto altro tempo, secondo, perché le vita da neo adulti non li ha ancora cambiati e perché voltandosi di poco indietro possono ancora vedere e fare qualche cazzata da giovani in un corpo da adulti.
Dalla pubblicazione di Star System sono passati 4 anni: in che modo, il tempo e le esperienze accumulate hanno influenzato la vostra musica?
La maggior parte delle canzoni dell’album rivendica una certa freschezza (innocenza) appunto, amorosa. Perché parlano di storie e senza quel piglio serioso che hanno gli over 30. Senza essere pedanti, profondi o musoni ma col sorriso sulle labbra a parlare d’amore della vita e anche dell’Italia come, ad esempio, ne I reggiseni non contengono cervelli , la storia di un ragazzo che si scontra con il sistema italico perché si sta approcciando al mondo del lavoro senza santi in paradiso. Abbiamo continuato ad ascoltare musica cercando di approfondire la lezione dei maestri del passato, cosa che ci ha portato ad adattare la melodia (vocale ) all’italiana ad un sound più internazionale con richiami quasi retrò.
Raccontateci un po’ la vostra storia, il vostro primo incontro e quando avete capito che insieme avreste potuto formare una “famiglia musicale”
La prima formazione della band vede la luce dieci anni fa in casa del chitarrista Matteo ed è con questo sodalizio artistico che abbiamo continuato a produrre musica e canzoni.
Come nascono le vostre canzoni?
Le nostre canzoni nascono da un’idea forte attorno alla quale ci costruiamo un mondo, sono canzoni che narrano di vicende e fatti reali. La formula è la solita io (Gianpiero) scrivo testo e musica, Matteo si occupa degli arrangiamenti e pre-produzione, ore e ore di lavoro in studio per trovare qualcosa di sorprendente ( si spera) ogni volta. Quando arriva il momento di far sul serio subentra la sezione ritmica, con Giorgio e Ruggero, che mette tutto a posto e rende possibile il corretto sviluppo del brano; essendo più esperti come musicisti, loro due sono i primi ad entrare in studio per registrare e creare strutture solide.
Avete deciso di chiamarvi Toromeccanica perché…
Toromeccanico è il mio libro nel cassetto. Toromeccanica era la naturale evoluzione del Gianpiero/Pensiero. Alla band piaceva perché suonava bene
Da poco è uscito il singolo L’estate di Hubner accompagnato da un video che vede come guest star proprio Dario Hubner, il bomber di Brescia, Piacenza, Perugia e capocannoniere in Serie A, B e C. Siamo curiosissimi di conoscere tutti i dettagli relativi al brano nonché la reazione di Hubner a questo vostro omaggio
Qui la questione non è il calcio ma la grande storia di un uomo normale che, seppur tardi, ce la fa. Un calciatore d’altri tempi, l’ultima piccola grande leggenda di un calcio romantico fatto di uomini veri e non di mutande e capelli laser. Dario Hubner non è un supereroe, ma un italiano come tutti noi, che si è fatto in quattro come tutti noi e che meritava molto di più… come forse tutti noi. Lo abbiamo contattato sui social network, poi grazie alla figlia siamo riusciti a fissare un appuntamento per le riprese. Il video e la canzone sono piaciuti molto alla famiglia ma, soprattutto, è piaciuto il modo in cui la gente gli ha dimostrato ancora una volta grandissimo affetto.
Quali sono i vostri prossimi impegni?
Stiamo preparando un tour invernale nei club di tutta Italia che partirà a breve. L’innocenza dei trent’anni ha ancora tanta voglia di viaggiare.
Laura De Angelis
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