Musica
L'intervista: Giulia Mutti
Oggi vi presento l’intervista ad una giovane musicista, che ha di recente partecipato all’edizione 2014 di Donne in Canto.
E’ stata scoperta da Stefano Francesconi ed attualmente si trova a dividersi tra Italia ed Inghilterra per la registrazione del suo disco, che sarà prodotto niente meno che da Steve Lyon (vincitore di due Grammy Awards e molteplici collaborazioni come Depeche Mode, The Cure e Laura Pausini). Insomma, stiamo parlando di una bella promessa della musica italiana.
Ecco a voi l’intervista!
Come hai iniziato?
Ho iniziato a suonare il pianoforte all’età di 8 anni per poi interessarmi alla scrittura di brani, dedicandomi sia alla musica che, in particolare, ai testi. Ad oggi sto iniziando un percorso da polistrumentista in quanto sono molto affascinata da quelle che sono le diverse sfaccettature e le molteplici sonorità della musica.
Quali sono i tuoi idoli musicali?
Non ho idoli in particolare, ho dato da sempre una notevole importanza ai testi e alla scrittura ascoltando molto i grandi autori italiani; per citarne solo alcuni Giorgio Gaber, Enzo Iannacci e Fabrizio De Andrè. A livello internazionale amo la grande musica degli anni ’70 per quanto riguarda il rock e i sound degli anni ’80.
Parlaci della tua musica.
Dicono che ho testi importanti ed originali, certamente una cosa che mi riconosco è il non percepire le cose solo da un’angolazione. Lascio andare le parole ed i concetti con un’ossessività che appartiene alla mia attitudine nell’andare a fondo in ogni cosa che faccio, cercando di essere me stessa senza filtri e con il coraggio di mettere in musica e parole ciò che appartiene più alla mia “pancia” che alla mia “ragione”. In fondo credo che l’unico modo per fare bene questo mestiere e farsi percepire da chi ti ascolta sia quello di essere nudi e spogli di fronte alla musica.
Stai lavorando al tuo disco che vede delle collaborazioni importanti, ce ne parli?
Due anni fa è iniziata la collaborazione con Stefano Francesconi, la persona che mi segue in tutto e per tutto, e da allora ho avuto la fortuna di conoscere e frequentare diversi personaggi che con la loro esperienza hanno influenzato la mia crescita professionale. Oggi, dopo diversi concerti, serate live e tour come musicista ed artista ho finalmente la fortuna di avere al mio fianco, per lo sviluppo del mio progetto, due produttori di fama internazionale per i quali nutro una profonda stima e che ringrazierò sempre per la grande oppurtunità che mi stanno dando: Fabrizio Barbacci e Steve Lyon.
Hai aperto l’ultima edizione di Donne In-canto, ci vuoi raccontare un po’ come è stata questa esperienza?
La cosa che più mi ha divertita è stata la possibilità di presentare un mio brano “Fogli di Giornale” in versione acustica live, accompagnata dal chitarrista che da sempre suona con me -Lorenzo Cioli- con il quale ho condiviso un palco fantastico assieme ad altre grandi artiste che fino a poco tempo fa vedevo soltanto in tv. La felicità è stata potersi esibire in un contesto dove oltre alla musica ci accumunava la possibilità di sentirsi utili per una causa così importante come quella portata avanti dalla fondazione ANT. A tal proposito, ho apprezzato tantissimo la professionalità e la passione con cui tutti hanno gestito questa splendida serata.
Dove potremo ascoltarti prossimamente?
In questo momento, come già detto, sto lavorando al progetto di un album intero, scritto musica e parole da me, e diviso tra Inghilterra e Italia. Stiamo rispettando quelli che sono i tempi di lavorazione per non lasciare niente al caso ma anzi dedicando molta cura ai particolare in ogni aspetto.
Nel frattempo ho avuto la fortuna di godere della fiducia e la stima di un grande cantautore toscano -Paolo Vallesi- che al suo ritorno in tour mi ha voluta con lui come musicista della sua band e come opening artist per il suo tour che vede già una trentina di date in giro per l’Italia; inoltre mi attendono altri eventi ed ospitate nel corso dei prossimi mesi.
Auguriamo un caloroso “in bocca al lupo” a Giulia per il suo nuovo album!
A presto!