Musica
L'Intervista: Nkantu d'Aziz
Cari amici Urbaniani, come ben sapete il nostro blog è sempre attento a ciò che di nuovo circola nella musica e così oggi voglio presentarvi, grazie alle parole del chitarrista della band, un interessante ed originalissimo gruppo: gli Nkantu d’Aziz. Lascio all’intervista la risposta a tutte le vostre curiosità, quindi mettetevi comodi e leggete cosa ci ha raccontato Gjin Schirò, chitarrista della band.
Come nasce il vostro gruppo?
La band nasce circa dieci anni fa. E’ un progetto interamente studiato e messo su dal suo creatore, Totò Grilletto, cantante e principale compositore dei brani della band. Totò, prima di fare tappa fissa nella sua Palermo, ha girato il mondo, è stato in America, ha suonato in Germania, venendo a contatto con diverse realtà musicali. Una volta rientrato in Sicilia, nella sua Piana degli Albanesi, piccolo paese dell’entroterra palermitano, ha deciso di mettere su un progetto tutto suo cercando di far convogliare tutte le sue precedenti esperienze e a metterle al servizio di tutti. Ed è così che ha chiamato amici musicisti e ha iniziato questa splendida esperienza. Anche le sue origini, quelle Arberesche, popolo appunto di Piana, e il dialetto del posto, sono state messe al servizio della sua musica. In “Balkan Suite” ad esempio, una delle tracce del nostro primo album, il ritornello è proprio in Arberesche.
A chi vi ispirate?
Non c’è una band o un cantautore in particolare a cui ci ispiriamo. Cerchiamo di carpire anche dagli ascolti personali tutto ciò che può tornare utile al brano che in quel momento stiamo arrangiando. Sicuramente grandi cantautori come De Andrè, band come Modena City Ramblers, Bandabardò, rientrano tra questi ascolti ma cerchiamo di dare sempre un’impronta personale alla nostra musica.
Quanto contano per voi le origini?
Tantissimo. Partiamo proprio dal nome della band, Nkantu d’Aziz. Una parola composta da Nkantu, da tradurre proprio come “Incanto” o “Nel Canto” e Aziz, aggettivo con cui il popolo arabo designava la città di Palermo “Splendida” … un “incanto splendido”. Nei testi le origini sono molto presenti. Miti, leggende e storia e attualità si intrecciano continuamente.
Parlateci della vostra musica
Gli Nkantu d’Aziz pescano a piene mani da diversi bacini musicali: dallo Swing al Blues, dallo Ska al Reggae, dal pop al Jazz, dal rock alla musica d’autore, strizzando l’occhio ai suoni tipici “balcanici” senza dimenticarci il luogo da cui proveniamo, la Sicilia, molto presente dal punto di vista del testo. Ben 4 dei nostri brani sono in lingua siciliana, e anche molti ritmi seguono i suoni cosiddetti “popolari”, esempio più lampante “Tarantula” col ritmo terzinato tipico della tarantella e il testo ovviamente dialettale. Guardiamo a qualsiasi cultura con interesse e da queste ne tiriamo fuori i suoni e soprattutto la storia. Se oggi ci chiedessero a quale genere apparteniamo risponderei tranquillamente che non abbiamo un genere nel senso stretto del termine, tutto ciò che ci piace e che riteniamo bello rientra nel nostro progetto. E’ bello spaziare e non creare confini, c’è molta libertà in questo.
A che tipo di pubblico vi rivolgete?
Beh, avendo diversi generi mischiati, praticamente a tutti. Come Vi spiegavo prima, è bello non avere confini. C’è materiale a sufficienza per far divertire chiunque. E’ bello dal palco vedere tanta eterogeneità, dal ragazzino che fa come un matto, all’adulto che ci segue con più attenzione. Tutti coesistono nello stesso luogo.
Parlateci dei vostri live
Una sola parola mi viene in mente: “Divertenti”. Parlo dal nostro punto di vista, attenzione! Vedere la gente divertirsi, saltare, ballare e magari, c’è pure capitato, cantare … per noi è il massimo. E’ ciò che ogni volta speriamo accada. La gente si diverte ad un nostro concerto e questo diverte noi. Abbiamo suonato sia in piazze gremite, che in luoghi meno affollati ma il risultato non cambiava. Eravamo entusiasti di ciò che vedevamo o che comunque vediamo in genere. Non importa quanta gente c’è. Il messaggio arriva più diretto se c’è coinvolgimento e in questo, mi permetto di peccare di modestia, non me ne vogliate, siamo bravi.
Avete qualche progetto in uscita?
Si. Un singolo nuovo di zecca che verrà presentato ufficialmente alla stampa e al pubblico a Palermo il giovedì 10 Aprile, con un live ma che presenteremo in esclusiva e anteprima assoluta a Catania il 21 marzo, in occasione del nostro concerto a La Lomax. Uno di quei brani, come dicevo, che ha molto di “origini” ed è molto legato ai miti e alle leggende siciliane. Per questo brano abbiamo voluto al nostro fianco musicisti di esperienza che hanno dato quel giusto appeal. Alla batteria trovate Angelo Spataro dei Tinturia, alle percussioni Filippo “Fifuz” Alessi dei Qbeta, alla voce Totò ha scelto di farsi accompagnare da Aida Satta Flores, cantautrice che stimiamo e a cui siamo molto legati, e infine, al mandolino elettrico, Francesco “Fry” Moneti dei Modena City Ramblers. Tutto è stato mixato da Toni Carbone, presente in prima fila anche nel precedente album. In contemporanea uscirà anche il video, girato a Palermo da Alice Castiglione, giovane regista e artista palermitana, e montato a Catania da due nostre strette collaboratrici, Adriana Harej e Martina Villari, entrambe di Nati a Sud.
Salutiamo e ringraziamo gli Nkantu D’Aziz e noi ci “leggiamo” alla prossima intervista!