Musica
Best New: Furio
Dopo 30 anni di successi con i PITURA FRESKA e gli SKA-J, è uscito venerdì 3 giugno FURIOLOGY (Azzurra Music), il primo album solista di FURIO. Dieci brani in cui l’artista veneziano abbandona le sonorità reggae e ska che lo accompagnano dagli inizi della sua carriera, per sperimentare con funk e pop giocando col dialetto veneziano. Ci racconta tutto in questa intervista, buona lettura!
Furiology è il tuo primo album da solista dopo ben 30 anni di successi con i Pitura Freska e con gli Ska-J: cosa ti ha spinto ad intraprendere questa nuova avventura musicale?
Erano molti anni che i miei fans e i miei amici mi domandavano quando mi sarei deciso a fare un disco solista. Ho intrapreso questa strada pensando ad un disco di duetti che va molto di moda ma poi nessuno di quelli che avevo contattato si è reso disponibile. Ho preso il coraggio a due mani, mi sono avvalso di grandi collaboratori ed ho portato fino alla fine questa avventura. Il risultato è per me sorprendente!
Nei dieci brani che compongono l’album sperimenti nuovi generi musicali, anche in questo caso, quindi, una novità: che sonorità riflettono il nuovo Furio?
Penso di aver fatto un disco per tutti. I vecchi fans che mi vogliono reggae e raggamuffin sono accontentati. I maniaci della dance hanno di che ballare. Gli amanti della musica orecchiabile da cantare sotto la doccia possono riempirsi di schiuma e aprire l’acqua… insomma un disco più popolare che pop.
Di cosa parlano le canzoni di Furiology?
Sono storie di vita vissuta in prima persona o che ho visto con i miei occhi. C’è di tutto. Il coatto di quartiere veneziano, il supercarico come un astronauta, i vecchi compagni di avventura, le streghe in amore, la famiglia e molte altre cose ma soprattutto “non ho perso il senso dell’Orietta Berti”!
I Pitura Freska e gli Ska-J come hanno accolto la tua scelta di provare un percorso artistico da solista? Ti hanno dato dei consigli?
Con i vecchi Pitura non ho molti rapporti di lavoro, le strade si sono separate. Solo Cristiano Verardo, che ha registrato le parti acustiche dell’album, è stato colpito positivamente. Mentre gli Ska-J attuali mi volevano solista e più moderno: ho preso la palla al balzo!
Dopo aver suonato per tanti anni insieme ad altri musicisti, condividendo, quindi, tempo, spazi, decisioni e scelte, che bilancio ti senti di fare dopo la realizzazione di Furiology? Quali sono gli aspetti positivi di un progetto individuale e quali, invece, i limiti?
Per i bilanci è troppo presto. Ci vorranno due o tre mesi di promozione e a Natale potremmo forse capire come è andata. Penso che dai commenti in rete su FB e i messaggi privati che mi arrivano, sarà un disco che avrà molta spinta dal basso più che dalle grandi radio. Non ci sono aspetti differenti da un disco di gruppo o solista: in tutti e due i casi sono sempre io che devo scrivere le canzoni, trovare i contatti, gestire le richieste, fare le interviste, è così dai tempi dei Pitura Freska checché ne dica il magnager dei vecchi Pitura…
Dove potremo sentirti live?
Per ora non ci sono grandi appuntamenti, probabilmente aprirò l’Home festival di Treviso ma si parla di fine agosto, per il resto c’è il mio sito www.marcoforieri.com con tutti i miei concerti e djset.
a cura di Laura De Angelis
http://credit-n.ru/zaymyi-next.html