Best New: il debutto dei Casablanca

Schietti e diretti,  i Casablanca ci raccontano il loro omonimo album d’esordio che, da diverse angolazioni, racconta l’idea di tradimento. UrbanWeek vi consiglia di tenere d’occhio questo debutto assolutamente promettente!
 
Andiamo per ordine: chi sono i Casablanca e quando nascono?
Siamo una nuova band composta da musicisti non nuovi al panorama rock italiano. Abbiamo voluto ricreare sonorità che ci riportassero indietro nel tempo, dai  ’70 agli anni ’90.
Il vostro disco d’esordio porta il vostro nome: come mai avete scelto di chiamarvi così e di debuttare con questo titolo?
Il nome ci piaceva perché ricorda cinematografia, arte, calore ed è morbido da pronunciare…La verità sul titolo ? Non ne abbiamo trovato  uno migliore che ci mettesse d’accordo!
Come nascono i vostri brani? Ognuno di voi cura un aspetto in particolare oppure tutto è affidato all’ispirazione del momento?
I brani sono stati scritti in un arco di tempo di circa un anno, per arrangiamento e produzione sono stati necessari altri 6 mesi. Essendo una band abbiamo voluto lavorare tanto in sala prove e l’ispirazione del momento l’abbiamo lasciata in fase di mix, avevamo le idee molto chiare su cosa volevamo far uscire.
Per quanto riguarda i contenuti, di cosa parlano i brani che compongono il vostro disco?
Tutto il disco ruota sulla parola tradimento: tradimento verso l’amore, tradimento verso la propria coscienza, verso le cose care e verso le proprie convinzioni. Ogni traccia riprende questo argomento con angolazioni diverse.
All’interno del panorama musicale italiano, il progetto artistico in che prospettiva si inserisce?
Di prospettive nella musica italiana è meglio non parlarne, dopo 20 anni , o poco più, di attività ho perso ogni intenzione di farmi delle aspettative, è per questo che l’atteggiamento con cui stiamo andando avanti ci diverte e ci stimola, semplicemente perché non ce ne frega più un beato cazzo di cosa pensano i cosiddetti professionisti del settore, a partire dalle discografiche per finire ai critici musicali, sempre più hobbisti. I Casablanca sono una grande band, il disco e il live lo dimostrano.
Se doveste definire le vostre sonorità, a quali categorie sentite di appartenere maggiormente?
Direi rock, stoner…e quando leggo in qualche recensione , per fortuna raramente, che ci accostano a Ligabue o Subsonica non riesco a non ripensare a quello che ti ho detto qui sopra.
La promozione del vostro album d’esordio prevede un tour in giro per l’Italia?
Sì, direi che è la nostra dimensione ideale. Sulle pagine della band ci sono tutti gli aggiornamenti, la cosa che ci preme di più è suonare tanto dal vivo e fortunatamente lo stiamo facendo.
Grazie per l’attenzione ed il tempo che ci hai dedicato…ci si vede in giro se hai voglia!
 
Con assoluto piacere ragazzi!
A cura di Laura De Angelis
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